Lunedì 14 Luglio 2025
MARINA SANTIN
Magazine

Emporio Armani. Viaggio nel Sud del mondo. Per esploratori dell’anima

In passerella la collezione primavera-estate 2026 dal titolo “Origini“. La magia di giacche morbide a pelle, lunghe tuniche, borse ampie e collane.

In passerella la collezione primavera-estate 2026 dal titolo “Origini“. La magia di giacche morbide a pelle, lunghe tuniche, borse ampie e collane.

In passerella la collezione primavera-estate 2026 dal titolo “Origini“. La magia di giacche morbide a pelle, lunghe tuniche, borse ampie e collane.

Sebbene leggermente in sordina, tra conferme, debutti e assenze illustri, e con un calendario meno ricco rispetto alle scorse stagioni, la Milano Fashion Week Men’s SS 2026 è ormai entrata nel vivo. Tra i grandi protagonisti della seconda giornata, ieri, Emporio Armani, In scena – preceduta da un momento di corsa nel vento desertico affrontato in EA7 Emporio Armani – la collezione primavera-estate 2026 che, come rivela il suo nome, “Origini”, guarda al passato ma con lo sguardo rivolto al futuro. Concretizza infatti, un momento di introspezione identitaria, non per fermarsi a contemplare, ma per dare nuova energia allo slancio in avanti con la consapevolezza delle proprie origini.

Giorgio Armani per questa collezione Emporio, recupera e aggiorna forme e atteggiamenti che da sempre fanno parte del Dna del brand e offre nuovo vigore a un elemento fondante della sua estetica: l’interesse autentico per altre culture e il trasporto verso altri modi di raccontarsi attraverso il gesto quotidiano del vestirsi.

"In questi ultimi anni è stata per me una piacevole sorpresa riscoprire l’interesse delle giovani generazioni per le origini del mio lavoro, per le forme esplorate trent’anni fa e che appartengono ancor oggi a un’estetica in continua evoluzione – fa sapere da casa, dove sta trascorrendo la convalescenza seguita al ricoverato dei giorni scorsi in ospedale a Milano –. Questo mi ha spinto a riguardare quel momento, non con nostalgia, ma per coglierne leggerezza ed energia". Da sempre maestro nella sintesi e nel fare viaggiare il pensiero, Giorgio Armani – che compirà 91 anni l’11 luglio e che ha seguito i preparativi e la sfilata via Facetime – cattura segni, colori, idee della cultura africana e, filtrandoli attraverso la lente della sua creatività, dà vita a una leggerezza e una scioltezza di forme tutte armaniane.

"Questa collezione, molto sentita, è un omaggio al sud del mondo che mai smette di ispirare, pensata per un uomo consapevole che non disdegna la decorazione", racconta, infatti.

Motivi geometrici, tessiture, richiami all’artigianato locale si integrano armoniosamente in un guardaroba dinamico ed eclettico che, pensato per un lui contemporaneo, accoglie giacche morbide spesso portate a pelle, pantaloni ampi e lunghe tuniche. Anche la scelta delle materie e dei colori riflette l’ispirazione della collezione, privilegiando crêpe e lini dalla mano ruvida o fluida e impalpabile e tinture a freddo che danno alle cromie una patina di vita vissuta sotto un sole cocente.

Ad animare la palette quindi, toni caldi – sabbia, terra, terra rossa – e guizzi di nuances steppa, viola denso, rosso desaturato. I pattern che muovono le superfici attingono, invece, ai mosaici marocchini e alle tende berbere, le lavorazioni a punto smock rievocano i tatuaggi rituali, e i ricami, fitti di perline e filo di seta, disegnano geometrie ritmiche e rappresentazioni dell’infinito. A completare il look, tanti accessori che rispondono a un desiderio di decorarsi forte ed evidente che non è momentanea vanità ma soffio vitale. Onnipresenti, pantofole intrecciate, piccoli copricapo o cappelli di paglia, borse ampie e morbide, collane e charm.

Ad applaudire, il pubblico delle grandi occasioni, un parterre gremito di ospiti: Marcell Jacobs, velocista e campione olimpico, Kawhi Leonard e Anthony Black, cestisti e giocatori dell’NBA, Francesco Camarda, attaccante del Milan e della Nazionale maschile under 19, e Mattia Casse, sciatore alpino; gli attori André Lamoglia, Michael Cooper Jr., Filippo De Carli, Alberto Rossi, Chen Xingxu e Bruno Montaleone; e ancora, il cantante Hael Husaini e Alvin Chong, cantante e attore