Martedì 16 Aprile 2024

Emma Marrone: "Ho congelato il tessuto ovarico"

La cantante si racconta in un'intervista a Vanity Fair: in passato ha subito due interventi a utero e ovaio. "Una donna per avere un figlio da sola deve uscire dall'Italia. E' una violenza"

Emma Marrone (Foto Serra)

Emma Marrone (Foto Serra)

Roma, 16 novembre 2022 - E' uno dei temi che sente di più. Quando si tratta di donne e dei loro diritti Emma Marrone si infervora. Lo fa anche nell'intervista uscita sull'ultimo numero di Vanity Fair, in cui la cantante si mette a nudo. Dalla morte del padre alla malattia, Emma tocca varie corde della sua vita. Il senso di giustizia imparato in famiglia la porta a farsi paladina delle rivendicazioni femministe, nel senso meno retorico del termine. "Perché nei confronti delle donne le violenze sono tantissime - spiega a Claudia Parzani -. E non parlo solo delle violenze domestiche. Viviamo in un Paese in cui una donna per avere un figlio da sola deve andare all’estero perché la fecondazione assistita non è prevista. In Italia non puoi andare dal tuo ginecologo a chiedere un seme di donatore perché vuoi un figlio. Nemmeno quando hai quarant’anni e sai benissimo che l’amore della tua vita non lo troverai presto. Quante donne perdono la fertilità a 40 anni per la leucemia e non c’è un medico che spiega loro la conservazione degli ovuli? E cosa ti rispondono? Se Dio non lo vuole, allora non va bene". 

Emma non fatica ad ammettere: "Sì, ho conservato il mio tessuto ovarico". A 24 anni la cantante pugliese subì un intervento a utero e ovaie per un tumore. La malattia non le impedì di cercare e trovare il successo, vincendo Amici di Maria de Filippi. Nel 2013, nel bel mezzo di una carriera straordinaria, la notizia di doversi operare di nuovo. "Ora sono una splendida ragazza mono ovarica", raccontava nel 2019 e già allora spiegava di avere scelto il congelamento del tessuto ovarico. "Perché non si sa mai. In questo modo un domani, se ci dovessero essere dei problemi, avrò un’ulteriore opportunità". 

Parlare di fecondazione assistita e ovuli congelati non è un tabù per Emma. Non dovrebbe esserlo per nessun altra donna. "Mi infervoro su questi argomenti perché conosco tante donne che si sono dovute trasferire all’estero per concepire un figlio da sole - insiste Emma -. Perché qui bisogna essere costrette a fare un figlio solo con un uomo? Questa è violenza. Non siamo libere di gestire il nostro corpo".  

Cos'è la crioconservazione del tessuto ovarico

La crioconservazione del tessuto ovarico è una delle opzioni che le giovani donne con cancro hanno per preservare la loro fertilità e poter affrontare una gravidanza una volta smaltita la tossicità delle cure. Chemioterapia e radioterapia possono infatti compromettere gravemente il patrimonio ovocitario, impedendo a una donna di diventare mamma. ll materiale di una o di entrambe le ovaie viene prelevato in seguito alla diagnosi (o comunque prima dell’inizio di terapie antitumorali) e congelato in azoto liquido per la durata del trattamento, per poi essere scongelato e reimpiantato nella paziente una volta che la patologia è stata sconfitta. Il prelievo del tessuto ovarico può essere fatto in qualsiasi momento del ciclo mestruale e non richiede una stimolazione ormonale. Si effettua generalmente in anestesia totale con tecnica laparoscopica

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