Lunedì 12 Maggio 2025
FRANCO GÀBICI
Magazine

L’eclissi di sole che rese felice Einstein

Il grande fisico moriva settanta anni fa. Nel 1919 il fenomeno astronomico confermò le sue teorie e lui scrisse soddisfatto alla mamma

Albert Einstein morì il 18 aprile 1955 a Princeton, negli Stati Uniti. Aveva 76 anni

Albert Einstein morì il 18 aprile 1955 a Princeton, negli Stati Uniti. Aveva 76 anni

Roma, 18 aprile 2025 – Settant’anni fa, il 18 aprile 1955, a seguito di una emorragia causata da un aneurisma dell’aorta addominale moriva all’ospedale di Princeton, dove era stato ricoverato da alcuni giorni, Albert Einstein, indiscusso genio della fisica.

Appena avuta notizia del ricovero accorsero in ospedale il medico personale e due medici amici ai quali si aggiunse il giorno dopo, per un consulto, un cardiochirurgo. Il grande scienziato nonostante la criticità della situazione appariva molto tranquillo, era cosciente della fine e chiese ai medici se la sua sarebbe stata una morte orribile.

Nessuno però seppe rispondergli con esattezza. Poteva essere una questione di minuti, di ore, di giorni, nessuno poteva saperlo. Einstein invece sapeva benissimo come doveva comportarsi. Niente iniezioni di morfina e soprattutto niente interventi chirurgici. È di cattivo gusto, disse ai medici, prolungare la vita artificialmente e “voglio andarmene quando voglio io”.

Appunti sulla “teoria del tutto” dal letto dell’ospedale

Seguirono giornate tranquille tant’è che telefonò a casa per chiedere che gli portassero gli occhiali e il giorno dopo chiese anche carta e penna per scrivere. E infatti sul comodino vennero trovati alcuni fogli con appunti sul tema che lo aveva occupato negli ultimi anni, la cosiddetta “teoria del tutto” che doveva riunire la relatività con la meccanica quantistica, verso la quale si dimostrò sempre scettico.

Lavorò dunque fino all’ultimo. Una settimana prima di morire aveva scritto la sua ultima lettera a Bertrand Russell con la quale si dichiarava d’accordo a firmare un manifesto che esortava tutte le nazioni a rinunciare alle armi nucleari. E da pacifista qual era ebbe a dire che “chi ama combattere è stato fornito del suo cervello per sbaglio, perché gli sarebbe bastato la spina dorsale!”.

Morì l’1.15 del 18 aprile

Einstein morì all’1 e 15 di lunedì 18 aprile e il suo corpo, accompagnato da appena dodici persone, venne subito trasferito al crematorio di Trenton. Prima della cremazione, avvenuta alle quattro del pomeriggio dello stesso giorno, una persona amica parlò brevemente e recitò alcuni versi della poesia di Goethe Die Glocke (La campana).

Per sua volontà le ceneri furono disperse in un luogo segreto mentre il suo cervello, che sarebbe stato oggetto di numerosi studi, venne affidato al medico che effettuò l’autopsia, il dottor Thomas Harvey.

La teoria della relatività

Einstein è universalmente conosciuto per la formula E=mc 2, definita la formula più famosa del mondo, e soprattutto per i suoi lavori sulla “Relatività” del 1905 e del 1915 che però non furono subito accettati dalla comunità scientifica, tant’è che nel 1921 gli fu conferito il Nobel per i suoi contributi alla fisica teorica e in particolare per la scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico.

E ancora oggi molti sono convinti che Einstein sia il fisico del “tutto è relativo”, quando invece affermò tutto il contrario perché dimostrò che al di là del relativismo esiste invece qualcosa di assoluto, una affermazione che sa di fisica ma anche di metafisica.

La fama mondiale nel 2019

La fama di Einstein divenne mondiale nel 1919 quando la famosa eclissi solare del maggio di quell’anno dimostrò, come previsto dalla “Relatività generale“, che la luce deviava a causa del campo gravitazionale del sole.

Fu il momento più esaltante della sua vita e mentre tutto il mondo inneggiava al suo genio lui inviò una cartolina a sua mamma: “Cara mamma, liete notizie… La mia previsione è confermata”. E se l’eclissi non avesse dimostrato nulla? In questo caso, commentò Einstein, mi sarebbe dispiaciuto per il buon Dio perché la mia teoria è corretta! Modestia di un genio!