Mercoledì 24 Aprile 2024

Ei fu siccome un film: Napoleone da Oscar

Joaquin Phoenix sarà Bonaparte nel prossimo kolossal di Ridley Scott. La star premiata per “Joker” si aggiunge ai tanti volti dell’imperatore

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Roma, 18 ottobre 2020 - Joaquin Phoenix sarà Napoleone Bonaparte in un film di Ridley Scott, il regista di Blade Runner e del Gladiatore. La notizia è stata data da Variety. Il titolo provvisorio del film è Kitbag, un’allusione a una frase pronunciata da Napoleone, che più o meno suona come: "C’è un generale nascosto nello zaino di ogni soldato". Letteralmente il kit bag è il tascapane del soldato. Qualunque soldato semplice, cioè, ha la chance, e forse anche le possibilità, di diventare un giorno generale.

Le riprese del film – prodotto da 20th Century Studios – inizieranno dopo che Ridley Scott avrà ultimato quelle del film Gucci, che vede protagonisti Lady Gaga – nei panni di Patrizia Reggiani – Robert De Niro, Al Pacino e Jared Leto. Ridley Scott, ultraottantenne, è instancabile: ha appena finito la postproduzione de L’ultimo duello, che racconta la vicenda dell’ultimo duello legale in Europa, con Matt Damon protagonista insieme a Ben Affleck e Adam Driver; del nuovo Kitbag sarà produttore e forse anche regista.

Phoenix aveva già lavorato con Ridley Scott nel Gladiatore, nel 2000, nel ruolo del viscido imperatore Commodo, interpretazione che gli valse una nomination all’Oscar. L’Oscar da migliore attore protagonista Phoenix lo ha poi vinto, quest’anno, per l’interpretazione di Joker, il cui sequel è stato più volte annunciato – ma mai confermato. Adesso, appena diventato padre del piccolo River avuto dalla compagna l’attrice Rooney Mara e chiamato come il fratello attore scomparso nel 1993 – Joaquin è dunque pronto per diventare Napoleone.

Napoleone: personaggio travolgente, affascinante, seducente per molti registi. E come sempre, anche molto pericoloso da portare sullo schermo. Nel 1927, il regista francese Abel Gance dedicò a Napoleone il film più audace, più sperimentale, più grandioso forse della storia del cinema muto. Protagonista Albert Dieudonné, nel cast anche Antonin Artaud, il film si sviluppava su tre schermi in contemporanea, per poter abbracciare la vastità delle battaglie: e in alcune scene di combattimento, Gance mise la macchina da presa sopra la sella dei cavalli, per avere una visione più realistica, da dentro la battaglia. Così come ebbe il coraggio di mettere la cinepresa in mano all’operatore, coperta da panni e spugne, e fargli tirare contro palle di neve e pugni. Un film grandioso, napoleonico nelle intenzioni, che nella versione originale durava sei ore. E che, proprio per questo, e per la necessità dei tre schermi, è stato proiettato pochissime volte.

Allo stesso modo, il più titanico dei registi della storia del cinema, Stanley Kubrick, inseguì a lungo l’ipotesi di un film su Napoleone. Aveva preparato tutto: una sceneggiatura minuziosissima, aveva fatto decine di sopralluoghi per le riprese, aveva scelto il protagonista – Jack Nicholson. Il budget era impressionante per l’epoca, primi anni Settanta: 40 milioni di dollari. Ma intanto usciva Waterloo, il film sulla disfatta di Napoleone, con Rod Steiger a interpretarlo. Fu un flop. E fu anche la pietra tombale per il progetto di Kubrick.

Prima di Phoenix, Napoleone al cinema non sono stati solo Dieudonné e Steiger, ma anche Marlon Brando (un Napoleone romantico in Désirée, ’55), poi James Tolkan (un Napoleone da ridere in Amore e guerra di Woody Allen, ’75), Christian Clavier, Philippe Torreton e Alain Chabat che lo ha impersonato nella commedia hollywoodiana con Ben Stiller e l’ultimo Robin Williams, Una notte al museo 2 (2009).

E in Italia? Qui da noi, fu Renato Rascel a interpretare Napoleone in un film di Carlo Borghesio del 1951, e i toni erano ovviamente comici: "E Bonaparte è questa qua, l’altra parte quale sarà?" cantava l’attore romano. Nel 2006 in N - Io e Napoleone Paolo Virzì raccontò l’esilio elbano del Bonaparte, interpretato da Daniel Auteil; nel cast anche Monica Bellucci ed Elio Germano, ardente patriota antifrancese che ha il sogno di assassinarlo.

 

 

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