Giovedì 18 Aprile 2024

Editori, torna a crescere il mercato del libro: +3,8% nel primo semestre

Roma, cerimonia per i 150 anni dell'Associazione Italiana Editori. Il presidente Mattarella: "Diffondere la lettura è un dovere". Il ministro Franceschini: "Sostenere autori, librerie e tutta la filiera"

Da sinistra: Dario Franceschini, Ricardo Franco Levi, Sergio Mattarella

Da sinistra: Dario Franceschini, Ricardo Franco Levi, Sergio Mattarella

Roma, 11 settembre 2019 - Roma, 11 settembre 2019 - Torna a crescere il mercato del libro nel primo semestre del 2019. Relativamente alle vendite di soli libri di varia adulti e ragazzi nei canali trade (librerie, librerie online e grande distribuzione, compresa la stima Aie di Amazon), si è registrata una crescita del fatturato del +3,8% (530milioni di euro) e una crescita più contenuta in termini di copie +2,9% (39,7 milioni di copie vendute). “Non abbiamo futuro se non mettiamo l`istruzione, la conoscenza, il sapere al centro dell`agenda politica nazionale. Dalle scuole materne all`università, dagli istituti di ricerca all`educazione ricorrente degli adulti”, ha affermato il presidente dell`Associazione italiana editori (Aie) Ricardo Franco Levi aprendo a Roma i festeggiamenti per i 150 anni, alla presenza del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Una urgenza confermata dai dati italiani nel libro bianco Sfida al futuro e dalla ricerca commissionata a un pool di ricercatori dell`Università di Bologna e del Piemonte orientale “che - ha spiegato - conferma una volta di più il valore, anche economico, della lettura”. Levi ha ricordato che in un precedente intervento, nel maggio del 2015, all'inaugurazione del Salone internazionale del libro di Torino, Mattarella disse che 'leggere ha a che fare con la libertà. E con la speranza'. "Per quella libertà, per quella speranza noi editori siamo impegnati", ha aggiunto Levi.

"Voi imprenditori vi occupate necessariamente anche delle condizioni materiali che possono rendere i vostri prodotti più facili da distribuire e comprare: la politica e le istituzioni hanno il dovere di confrontarsi con voi per individuare le misure più idonee per diffondere libri e far sviluppare la lettura. Si legge troppo poco in Italia ma dobbiamo migliorare. Leggere è una ricchezza immateriale di cui non possiamo fare a meno". Così il capo dello Stato nel suo intervento al convegno. "La forza della cultura è insuperabile" ha concluso.

Chiaro riferimento alla tutela degli autori, delle librerie, e in generale per tutto il circuito editoriale, scaturisce anche dalle parole del ministro dei Beni culturali e turismo, Dario Franceschini. "Appare evidente che c'è bisogno di un intervento dello Stato serio per tutta la filiera del libro", ha detto il ministro. "La legge sul libro è un primo passo in questa direzione, è partita dall'opposizione, ma è stata votata con un consenso largo. Adesso, però, c'e lo spazio, dato che la legislatura durerà, per integrarla e migliorarla".

La lettura di libri di carta nel 2019 è praticata dal 60% dei 15-75enni (nel 2017 dal 62%), quella degli e-book dal 24% (nel 2017 dal 27%) e l’ascolto di audiolibri dal 6%. Le fasce più giovani della popolazione: si collocano, con l’87%, ai vertici della classifica per numero di libri letti ma solo il 5% di chi le compone dedicava alla lettura almeno un’ora continuativa al giorno nel 2017, percentuale scesa all’1% nel 2019. Ad avere elevate competenze nella comprensione dei testi (tra i livelli 4 e 6) è il 24,8% che porta l’Italia all’ultimo posto tra i maggiori Paesi europei. Sarà dunque la lettura la sfida centrale, per l’industria editoriale e per il Paese nel prossimo futuro, sia che si tratti di libri, di e-book o di audiolibri.

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