La villetta di Brentwood dove Marilyn Monroe trascorse gli ultimi anni della sua vita e dove venne trovata morta il 5 agosto 1962, a 36 anni, è salva, per il momento. Il permesso per demolirla accordato al proprietario è stato infatti sospeso. L’insurrezione dei fan e l’impegno delle associazioni che si stanno battendo per preservare il patrimonio della città hanno spinto il Consiglio comunale di Los Angeles ad avviare l’iter per designare la villetta monumento storico e culturale della città, passaggio che di fatto la rende inviolabile dalle ruspe. La mozione per avviare l’esame dello chalet nel lussuoso quartiere di Brentwood è stata presentata dalla consigliera Traci Park e approvata all’unanimità dall’assemblea. Il voto di 12 a 0 a favore della difesa della casa che la diva delle dive comprò a inizio anni ‘60 ha obbligato il Consiglio per l’Edilizia e la sicurezza della città a revocare il permesso di demolizione rilasciato la settimana scorsa. "È un primo passo, l’iter per il riconoscimento a bene storico-artistico, può essere lungo e imprevedibile. Ma vigileremo da vicino", ha commentato l’associazione LA Conservancy. La villetta è uno chalet in stile spagnolo, 270 metri quadrati su un unico piano, con giardino e piscina sul retro. Costruita nel 1929, la Monroe l’aveva comprata nel ’61, dopo il divorzio da Arthur Miller.
Magazine"È un monumento di Marilyn" Salva la villetta di Los Angeles