Venerdì 19 Aprile 2024

E Sgarbi lancia l’offerta no stop: "Musei aperti a Natale e Capodanno"

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di Ilaria Ulivelli

Se il turismo è fonte di ricchezza per il nostro Paese, i musei devono diventare la casa dei turisti. E per questo il ministero della Cultura pensa all’apertura no stop. E porta a casa il primo risultato. Al netto di come la prenderanno i sindacati. "I musei statali resteranno aperti anche a Natale e Capodanno", annuncia il sottosegretario Vittorio Sgarbi. Due giorni rossi del calendario in cui i musei non saranno più off limits. "Per garantire il riposo e i festeggiamenti ai dipendenti, il calendario prevede che il 24 dicembre i musei restino aperti soltanto al mattino, con chiusura alle 14 e il 25 dicembre aprano il pomeriggio alle 14. Lo stesso schema si ripeterà per San Silvestro e a Capodanno. "Così assicuriamo sia 24 ore continuative di riposo ai dipendenti sia l’apertura dei musei in giornate in cui i turisti nelle città d’arte non possono essere private dei nostri capolavori", dice Sgarbi.

La decisione arriva il giorno dopo il successo della domenica gratis al museo, di cui il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano esalta i risultati. Oltre ventimila visitatori al Colosseo e a Pompei e quasi diecimila agli Uffizi. "Il bel coinvolgimento di persone che approfittano di queste occasioni per andare ai musei, per noi rappresenta uno stimolo – dice –. Perché l’arricchimento culturale rinfranca lo spirito e migliora il senso civico". Dunque Sangiuliano pensa già a riaprire le porte dei musei senza far pagare il biglietto. "Dobbiamo assolutamente mantenere le domeniche gratuite – dice – e aggiungere altre giornate in occasione di momenti storici, come il 2 giugno o il 4 novembre".

Dopo la questione sollevata con il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt, per la chiusura del 31 ottobre nel bel mezzo del ponte di Ognissanti, il ministro spinge sull’acceleratore delle aperture. Si torna anche sul tema nomine. "Direttori dei musei solo italiani? L’unico discrimine è la bravura. Certo mi sorprende che i direttori dei maggiori musei siano in gran parte stranieri, vorrei vedere un italiano al Louvre". La non riconferma del direttore degli Uffizi Schmidt, come ha detto al nostro giornale il sottosegretario Sgarbi "è legata alla scadenza naturale del doppio mandato, che per legge non può essere prorogato – spiega il critico –. Ma a lui, che ha garantito un’ottima gestione del museo, facendo crescere i numeri, va tutta la mia considerazione. È un buon direttore e un buon manager: l’ideale per uno storico dell’arte. Mi auguro che anche il prossimo abbia le stesse caratteristiche".

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