Mercoledì 24 Aprile 2024

"E dopo pranzo datti una mossa"

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di Alessandro Malpelo

Colesterolo, glicemia, pressione alta. Quante volte ci sentiamo ripetere questo ritornello: cosa dicono le analisi? Oggi, da uno studio pubblicato su Sports Medicine, primo autore l’irlandese Aidan J. Buffey, scopriamo che sono sufficienti cinque minuti di passeggiata tranquilla dopo pranzo per abbattere un minimo i livelli di glucosio nel sangue, quindi anche il rischio diabete si allontana. Basterebbe alzarsi in piedi e muoversi sul posto dopo mangiato, invece che stare tutto il tempo seduti sulla sedia o sdraiati sul divano, per vedere i primi risultati. Lo diceva, del resto, il saggio Ippocrate, più di duemila anni fa: "Una camminata è la migliore medicina". Un concetto poi rielaborato, come massima, dalla Scuola medica salernitana: "Post prandium aut stare aut lento pede deambulare".

Intuitivamente, sgranchirsi le gambe è salutare in ogni momento: la mente si riattiva, cuore e polmoni distribuiscono ossigeno all’organismo, le articolazioni ringraziano. Gli effetti della passeggiata sul metabolismo, avvertono i ricercatori, si vedono in particolare entro 60-90 minuti dalla fine del pasto, più che in altri momenti della giornata. In quel lasso di tempo i nutrienti circolano attraverso le arterie, mentre l’insulina deve fare il suo dovere e rifornire i muscoli. Ovviamente occorre essere avveduti nel dosare gli sforzi subito dopo mangiato, per evitare di affaticare la digestione.

I vantaggi del movimento leggero, quando abbiamo finito di stare a tavola, si riflettono anche nel sovrappeso, e nei livelli degli zuccheri. "In Italia il diabete – ha affermato l’endocrinologo Agostino Consoli, a Roma in occasione del forum di Ibdo Foundation – provoca ogni anno il 3 per cento dei decessi totali. Per questo la Società italiana di diabetologia e l’Associazione medici diabetologi hanno proposto un modello di assistenza innovativo, con azioni che rafforzano l’assistenza nel territorio".

Già uno studio del 2011, pubblicato sull’International Journal of General Medicine, aveva appurato che camminare dopo mangiato è un modo efficace per perdere peso, con risultati superiori rispetto a chi si muove in fasce orarie più lontane dalla digestione. Di recente, gli esperti di igiene pubblica si sono resi conto che alzare troppo l’asticella dell’attività fisica quotidiana desiderabile (i fatidici diecimila passi al giorno) a volte finisce per allontanare le persone meno motivate.

La ricerca continua a dimostrare che piccole quantità di attività fisica portano benefici esponenziali in termini di salute, infinitamente meglio che stare seduti per ore. Le persone regolarmente attive hanno indice di massa corporea (BMI), girovita più snello, e meno probabilità di sviluppare malattie croniche. Piccoli gesti, come fare le scale invece di prendere l’ascensore, possono fare la differenza.

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