Mercoledì 24 Aprile 2024

Dove accarezzare i gatti per renderli più buoni e affettuosi

Lo dice la scienza: meglio evitare la pancia e la base della coda. Sì alle guance e alla base del mento. E occhio alle carezze sulla schiena: ad alcuni gatti piacciono molto, ad altri per nulla

Foto: Pawzi / iStock

Foto: Pawzi / iStock

Un gruppo di etologi della Nottingham Trent University ha scoperto dove bisogna accarezzare i gatti per renderli più buoni, stilando delle linee guida per migliorare le interazioni tra uomo e felino (non esattamente l’animale più affettuoso della Terra). Questa strategia è stata ribattezzata CAT, ossia l’acronimo di Choise & Control; pay Attention to cat's behavior and body language; think about where they are Touching. Tradotto: fornisci al gatto la possibilità di scegliere e di controllare le sue azioni, e presta attenzione al suo comportamento, al suo linguaggio del corpo e alle zone dove lo accarezzi/tocchi.

Non forzare le interazioni con il gatto

Per quanto riguarda la lettera “C”, lasciare il gatto libero di scegliere cosa fare è la chiave per renderlo meno aggressivo e più felice durante le relazioni con gli umani. Gli esperti hanno spiegato che non bisogna assolutamente forzare l’interazione con il felino, cogliendo le avvisaglie lanciate dall’animale (come lo sfregamento della testa sulla mano). In assenza di segnali positivi, fate allontanare il gatto: non bisogna prenderlo in braccio o inseguirlo, altrimenti il rischio è che perda il senso di controllo sulle proprie azioni.

Attenzione alle reazioni dei gatti: cosa non si deve sottovalutare

La lettera “A”, invece, si riferisce al fatto che bisogna prestare attenzione alle reazioni comportamentali del felino. Se gira la testa o tende ad allontanarsi durante l’interazione con il padrone, significa che il gatto necessita di una pausa e che va lasciato da solo. Gli altri segnali da non sottovalutare sono: il pelo lungo la schiena che si solleva (e la schiena che si “ingobbisce”, assumendo una posizione curva); le orecchie che ruotano e si appiattiscono; la coda che si muove rapidamente. E se il gatto smette di fare le fusa, inizia a leccarsi furiosamente o gira improvvisamente la testa verso il padrone, vuol dire che si è stufato delle coccole.

Dove accarezzare i gatti per renderli più affettuosi

Chiudiamo con la lettera “T”, touching, che spiega dove bisogna toccare e accarezzare il gatto per renderlo più affettuoso e felice. Le zone migliori sono la base delle orecchie, l’area intorno alle guance e la base del mento. I ricercatori, che hanno analizzato i comportamenti di circa 100 gatti di un allevamento londinese, hanno spiegato che bisogna evitare di accarezzare i gatti sulla pancia e alla base della coda. Per quanto riguarda le carezze sulla schiena, fate attenzione: ad alcuni piacciono molto, ad altri per nulla. Le linee guide dei ricercatori sono state pubblicate sulla rivista Frontiers in Veterinary Science.

 

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