Doomsday Clock, l'umanità è a 100 secondi dall'apocalisse

Pandemia, armi nucleari, cambiamenti climatici: gli scienziati hanno lasciato le lancette dell'orologio dell'apocalisse dov'erano un anno fa, la previsione più nera di sempre

Il Doomsday Clock - Foto: Bulletin of the Atomic Scientists/Thomas Gaulkin

Il Doomsday Clock - Foto: Bulletin of the Atomic Scientists/Thomas Gaulkin

Non siamo mai stati così vicini al punto di non ritorno. Il Doomsday Clock, l'orologio dell'apocalisse, segna che mancano 100 secondi a mezzanotte. Gli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists hanno deciso di lasciare le lancette nello stesso punto di un anno fa, confermando la previsione più nera da quando l'orologio è stato inaugurato nel 1947. Nel calcolo del conto alla rovescia ha contribuito pesantemente il Codiv-19, non solo per lo spaventoso bilancio di morti e malati che ha provocato.

I governi sono impreparati per affrontare le minacce globali

La pandemia ha messo a nudo in modo impietoso le debolezze del sistema internazionale su cui si reggono le nostre esistenze. Ha suonato come un campanello d'allarme storico, dicono gli scienziati, rivelando quanto i governi e le organizzazioni siano impreparati e riluttanti ad affrontare le emergenze globali: troppo spesso hanno "abdicato alle loro responsabilità e ignorato le evidenze scientifiche, non hanno cooperato o comunicato in modo efficace, e quindi hanno fallito nel proteggere la salute e il benessere dei loro cittadini".

Armi nucleari e cambiamenti climatici 

Così come non hanno saputo contrastare la pandemia, non sono in grado di affrontare le autentiche minacce che pongono l'umanità a rischio di estinzione: le armi nucleari e il cambiamento climatico. Entrambe si sono aggravate nel corso dell'anno passato, complice anche (e il fenomeno si è mostrato in tutta la sua virulenza con il Covid-19) la corruzione e l'inquinamento dell'informazione, fra la proliferazione di posizioni anti-scientifiche e il complottismo. Ad esempio, al riparo dallo sguardo dell'opinione pubblica, gli arsenali atomici sono aumentati e sono stati modernizzati in molti paesi: "A nostro parere, la possibilità che il mondo incappi in una guerra nucleare, un pericolo sempre presente negli ultimi 75 anni, è cresciuta nel 2020", ha detto il professor Steve Fetter del Bulletin of the Atomic Scientists.

L'orologio dell'apocalisse

Il Doomsday Clock è una rappresentazione simbolica di forte e immediato impatto, che non esprime un tempo reale, quanto la percezione della gravità delle minacce globali che incombono sull'umanità. È stato ideato nel 1947 dalla rivista Bulletin of the Atomic Scientists legata all'Università di Chicago, fondata due anni prima da Albert Einstein e da scienziati che avevano partecipato al Manhattan Project. Al suo debutto l'orologio dell'apocalisse segnava sette minuti alla mezzanotte e nel corso dei decenni le lancette sono state spostate avanti e indietro a seconda del quadro politico internazionale. La massima distanza dalla fine del mondo è stata di 17 minuti nel 1991, l'anno della fine della Guerra fredda e della firma del trattato di riduzione delle armi strategiche siglato da USA e Unione Sovietica. La distanza minima è invece, appunto, quella impostata nel 2020 e confermata quest'anno: 100 secondi, un minuto e quaranta.

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