Martedì 23 Aprile 2024

Donne al comando, è l'alta moda

Grinta e creatività fanno volare i fatturati delle aziende del lusso

Silvia Damiani, vicepresidente dell'azienda di alta gioielleria di famiglia

Silvia Damiani, vicepresidente dell'azienda di alta gioielleria di famiglia

Roma, 31 agosto 2019 - Sono le manager del momento. Donne di rischio e di strategia. Business women che si occupano di lusso, benessere, moda e cosmesi, elaborando piani di sviluppo internazionali da far invidia ai colleghi maschi. Mai tante donne come ora ai vertici delle maison e delle case di alta gioielleria, mai tanto "rosa", possente e decisionale, intorno a prestigiosi consigli di amministrazione.

L’ultima nomina a Milano per il rilancio di Trussardi, marchio storico del Made in Italy passato dalla famiglia bergamasca al gruppo QuattroR SGR che ha nominato Maela Mandelli come ceo della nuova compagine societaria e produttiva del brand del Levriero, insieme a Giuseppe Pinto come coo. Mandelli entra in Trussardi dopo un’esperienza di sei anni (con base ad Amsterdam) in Pvh Corporation, gruppo multibrand proprietario, tra gli altri, di Calvin Klein e Tommy Hilfiger, ricoprendo, in ultimo, la carica di managing director nei Paesi Bassi, Grecia, Medio Oriente e Africa. 

In precedenza, la manager ha maturato significative esperienze commerciali in Diesel come global sale director e in Nike, dove, nell’arco di 10 anni, ha assunto ruoli con responsabilità crescenti fino ad assumere la carica di business director Emea per l’abbigliamento nel 2007. Un curriculum di peso come quello di Francesca Bellettini, bocconiana doc, cesenate, dal 2013 presidente e ceo di Saint Laurent, nella galassia di Kering Group, una delle donne più in vista del fashion internazionale. Colei che ha scelto l’attuale direttore creativo Anthony Vaccarello e, prima di lui, ha fronteggiato l’uscita di Hedi Slimane verso il marchio concorrente Celine. 

Bravissima Bellettini, l’ultimo faturato ha superato 1 miliardo e 500 milioni, con l’ambizione di arrivare a tre tra un paio d’anni. Solo fortuna? Certo che no, tanto lavoro e tanta passione riconosciutele anche recentemente con la Legion d’honneur. Anche qui un curriculum stellare con tanto di passaggi in Gucci e Bottega Veneta, titoli che le hanno valso la nomina a presidente della Chambre syndacale de la mode féminine parigina.    Altra donna: Séverine Merlo, ceo di Celine, è alla guida sempre della Chambre ma per i Calendari dei defilè maschili. Anche la Salvatore Ferragamo SpA, dal 2018, ha in Micaela Le Divelec Lemmi il suo amministratore delegato, al lavoro per riposizionare il brand nell’altissima gamma e nell’olimpo del fashion, con buoni risultati già dal bilancio di questo anno.  Le Divelec Lemmi vanta una lunga esperienza nel Gruppo Kering e ha ricoperto il ruolo di vice presidente di Gucci prima di approdare a Palazzo Feroni Spini, senza dimenticare nel 2014 la nomina ad amministratore delegato di Richard Ginori, sempregalassia della famiglia Pinault. Arriva da Ferragamo Sofia Ciucchi, amministratore delegato de Il Bisonte, marchio di pelletteria di qualità e di alta artigianalità passato nelle mani di Look Holding Inc. di Hong Kong e fondato da Wanny Di Filippo. In tre anni Ciucchi ha triplicato il fatturato portandolo a 35 milioni. 

Impegnata nel business e nel sociale anche il direttore generale di Chopard Italia, Simona Zito, bolognese, che spinge sempre più in alto il brand della famiglia Scheufele per gioielli e orologi e partecipa ad iniziative di importanza come la raccolta fondi per la ricostruzione della scuola di Muccia. È vicepresidente dell’azienda di alta gioielleria di famiglia Silvia Damiani che si occupa di immagine, retail e creatività, e sempre da vicepresidente sviluppa con successo la grande tradizione del vetro d’arte di Murano con Venini dopo l’acquisizione. 

Lucia Magnani, ceo delle terme di Castrocaro
Lucia Magnani, ceo delle terme di Castrocaro

È concentrata sul benessere del corpo e dell’anima Lucia Magnani, ad di Long Life Formula, società che gestisce le Terme di Castrocaro e che fa capo al gruppo sanitario italiano GVM Care & Reserch. Nel complesso dalla perfetta architettura razionalista di Castrocaro Lucia Magnani sta portando avanti un progetto importante e ambizioso che finora ha visto un investimento di 30 milioni di euro, e che unisce la cura della salute ai trattamenti estetici coi prodotti beauty e integratori firmati da lei.   

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