Carnevale, cinque dolci tipici della tradizione italiana

Non solo chiacchiere: dagli strauben alla cicerchiata, ecco come preparare altri dolci carnevaleschi caratteristici e golosi

I dolci sono i grandi protagonisti culinari di Carnevale

I dolci sono i grandi protagonisti culinari di Carnevale

La cucina tradizionale legata al Carnevale, festa dell'abbondanza e del "grasso", è prodiga di primi e secondi succulenti. I grandi protagonisti però sono soprattutto i dolci: le chiacchiere ovviamente, tipiche in tutta Italia con un'infinità di varianti locali (frappe e crostoli, bugie e cenci), ma il ricettario carnevalesco è ricco di golosità di ogni genere. Scopriamo allora 5 dolci caratteristici di varie regioni del nostro paese.

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Strauben

Originarie dell'Alto Adige, sono delle frittelle dolci dalla inconfondibile forma a chiocciola o a spirale. La pastella si prepara con farina, latte, uova, grappa, burro, zucchero e un pizzico di sale, e viene cotta nell'olio bollente facendola colare da un imbuto. Croccanti fuori e morbidi dentro, gli strauben vengono poi serviti cosparsi di zucchero a velo e arricchiti con marmellata di mirtilli.  

Schiacciata alla fiorentina

Una versione dolce della schiacciata toscana salata. È infatti una torta bassa e sofficissima, che anticamente si preparava solo in occasione del Martedì Grasso e che poi è rimasta come dolce di Carnevale per antonomasia nella tradizione di Firenze. Si prepara con pochi e semplici ingredienti: farina, burro o strutto, uova, latte, zucchero, sale, scorza di arancia e una punta di spezie (cannella, noce moscata, zafferano). Ma bisogna lavorarla con cura e pazienza, perché il segreto della sua morbidezza sta nella doppia lievitazione. Una volta sfornata, la schiacciata va spolverata di zucchero a velo e decorata con il giglio di Firenze disegnato con il cacao in polvere.  

Arancini delle Marche

Con i più celebri omonimi siciliani condividono giusto il nome. Gli arancini carnevaleschi delle Marche sono delle fragranti girelle di pasta fritta, con un intenso profumo di arancia. L'impasto si prepara con farina, burro, latte e uova; una volta steso in forma rettangolare, si ricopre di zucchero semolato e scorza di arancia grattugiata, si arrotola e si taglia a rondelle, che vanno quindi fritte in olio bollente e cosparse di codette di zucchero colorate. Esiste anche una versione con la scorza di limone al posto dell'arancia, i limonicini.  

Cicerchiata

Molto simile agli struffoli napoletani, la cicerchiata è un dolce tipico di Abruzzo, Marche e Molise, diffuso anche in altre zone del Centro Italia. È composto da croccanti palline di pasta fritte che vengono immerse nel miele caldo, e quindi disposte a corona e decorate con diavolini di zucchero e mandorle. Anche in questo caso si parte da un impasto semplice, a base di farina, uova e zucchero, che può essere profumato con l'aggiunta di liquore e di scorza grattugiata di arancia o limone.  

Sanguinaccio dolce

Ha un nome che a molti non suonerà invitante, ma si tratta di un'autentica ghiottoneria: una crema densa e avvolgente a base di cioccolato fondente, da consumare da sola oppure immergendovi le chiacchiere. La ricetta tradizionale, nata nelle campagne de Centro e Sud Italia, prevede appunto l'utilizzo del sangue di maiale, ma si può tranquillamente farne a meno, tanto più che la vendita di prodotti a base di sangue di maiale è vietata da trent'anni. La ricetta del dessert prevede latte, zucchero, cioccolato fondente, cacao amaro, cannella (volendo anche vaniglia), amido di mais oppure farina.

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