Un dodo in una stampa d'epoca

Da “Jurassic Park” alla realtà: la startup miliardaria americana Colossal Biosciences ha fatto sapere di puntare in un non lontanissimo futuro a far rivivere il dodo, l’uccello incapace di volare andato incontro all'estinzione nel XVII secolo. In un comunicato, l’azienda con sede a Dallas sostiene infatti di aver decriptato l'intero genoma del dodo, anche se ora gli scienziati americani devono affrontare la non facile sfida di modificare con l’ingegneria genetica l’embrione di una specie vivente strettamente correlata al dodo, come per esempio il piccione di Nicobar. Non proprio un dodo, ma quasi Anche qualora il progetto andasse a buon fine, l’animale ottenuto grazie all’ingegneria genetica non sarebbe esattamente un dodo, ma un ibrido che comunque assomiglierebbe moltissimo al suo antenato. Alla Colossal Biosciences sono in ogni caso convinti che il progetto abbia una sua fattibilità e anche un interessante valore scientifico, al punto dall’aver destinato al suo sviluppo ben 225 milioni di dollari dal 2021 a oggi. Non solo il dodo: si punta anche al mammut Con un valore di mercato stimato da Bloomberg in 1,5 miliardi di dollari, Colossal Biosciences ha in precedenza dichiarato di puntare anche a far tornare in vita il mammut. “Questi grandi progetti servono anche per attirare l’attenzione sulla necessità di garantire la conservazione delle specie a rischio e ci auguriamo che servano a scoprire strumenti utili per aiutare gli animali a sopravvivere all'attuale crisi della biodiversità. In particolare, mi emoziona l’idea di poter sviluppare processi di salvataggio genetico per scongiurare l’estinzione di alcuni uccelli e specie avicole", ha dichiarato alla CNN Beth Shapiro, biologa molecolare a capo del progetto sul dodo.

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Da “Jurassic Park” alla realtà: la startup miliardaria americana Colossal Biosciences ha fatto sapere di puntare in un non lontanissimo futuro a far rivivere il dodo, l’uccello incapace di volare andato incontro all'estinzione nel XVII secolo. 
In un comunicato, l’azienda con sede a Dallas sostiene infatti di aver decriptato l'intero genoma del dodo, anche se ora gli scienziati americani devono affrontare la non facile sfida di modificare con l’ingegneria genetica l’embrione di una specie vivente strettamente correlata al dodo, come per esempio il piccione di Nicobar. 
<h2 class="title-paragraph">Non proprio un dodo, ma quasi</h2> 
Anche qualora il progetto andasse a buon fine, l’animale ottenuto grazie all’ingegneria genetica non sarebbe esattamente un dodo, ma un ibrido che comunque assomiglierebbe moltissimo al suo antenato. 
Alla Colossal Biosciences sono in ogni caso convinti che il progetto abbia una sua fattibilità e anche un interessante valore scientifico, al punto dall’aver destinato al suo sviluppo ben 225 milioni di dollari dal 2021 a oggi. 
<h2 class="title-paragraph">Non solo il dodo: si punta anche al mammut</h2> 
Con un valore di mercato stimato da Bloomberg in 1,5 miliardi di dollari, Colossal Biosciences ha in precedenza dichiarato di puntare anche a far tornare in vita il mammut. 
“Questi grandi progetti servono anche per attirare l’attenzione sulla necessità di garantire la conservazione delle specie a rischio e ci auguriamo che servano a scoprire strumenti utili per aiutare gli animali a sopravvivere all'attuale crisi della biodiversità. In particolare, mi emoziona l’idea di poter sviluppare processi di salvataggio genetico per scongiurare l’estinzione di alcuni uccelli e specie avicole", ha dichiarato alla CNN Beth Shapiro, biologa molecolare a capo del progetto sul dodo. 
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Far tornare in vita il dodo: la sfida alla Jurassic Park della miliardaria startup Usa

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Far tornare in vita il dodo: la sfida alla Jurassic Park della miliardaria startup Usa

Già destinati ben 225 milioni di dollari dalla Colossal Biosciences al progetto per rimettere in natura l'uccello estintosi nel XVII secolo

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