I documentari trasformano la natura in una soap opera

Alcune produzioni recenti raccontano la vita degli animali come se fossero i protagonisti di una telenovela, ma così si comunica una visione distorta della natura

Alcuni documentari sono costruiti ad arte per aumentare l'impatto emotivo

Alcuni documentari sono costruiti ad arte per aumentare l'impatto emotivo

Sfida, pericolo, suspense e intrighi: molti documentari recenti sembrano delle vere e proprie soap opera. Così la visione è sicuramente più emozionante e coinvolgente per lo spettatore medio, ma il rischio è quello di sacrificare sull'altare dello spettacolo l'obiettività scientifica e di veicolare una visione distorta della natura. Si tratta di un problema che può avere ricadute sulle politiche di conservazione, in cui spesso l'opinione pubblica ha un peso non indifferente. Il monito giunge da uno studio condotto dalla University of Kent e altri istituti inglesi, che ha rilevato una preoccupante personalizzazione degli animali che diventano protagonisti di racconti costruiti ad arte. I ricercatori si sono concentrati in particolare sulla serie 'Dynasties', trasmessa a partire dal 2018 dalla BBC, che dedica ogni puntata a un animale in via di estinzione e alla sua famiglia: scimpanzé, pinguino imperatore, tigre, leone e licaone. L'emittente la presenta così: "Cinque animali straordinari, ciascuno protagonista di una sfida eroica contro i rivali e le forze della natura, impegnato nella lotta per la sua stessa sopravvivenza e per il futuro della sua dinastia". Nei documentari gli animali sono ritratti come se avessero psicologia, comportamenti, motivazioni e personalità analoghi a quelli degli esseri umani (una tendenza nota come antropomorfismo), allo scopo di aumentare il pathos e l'impatto emotivo sugli spettatori. "Queste narrazioni sono costruite intorno a singoli individui, le loro storie sono presentate come soap opera, i pericoli che affrontano sono enfatizzati e gli animali appaiono dotati della capacità di comprendere e agire in favore delle 'dinastie' del titolo", spiegano gli scienziati nello studio pubblicato sulla rivista People and Nature. "Per molte persone i documentari sono l'unica occasione che avranno nella loro vita di vedere da vicino questi animali nel loro habitat", dice il professor Keith Somerville, "Sono una importante fonte di informazione per evidenziare questioni legate alla fauna selvatica, alla conservazione e all'ambiente. Di conseguenza, piuttosto che confezionare storie emozionanti in stile soap opera, è fondamentale che ci si concentri di più sul mostrare i problemi reali che esistono oggi nel mondo naturale".

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