Diversity Award, un voto ai “campioni dell’inclusione”

Annunciate le nomination per le migliori produzioni e i personaggi maggiormente in luce in dieci settori dello spettacolo

Le pagelle al mondo dell’intrattenimento (e dell’informazione televisiva) alla luce del rispetto delle diversità e del principio di inclusione. Con i soli nomi dei promossi e chi non è citato avrà motivi per riflettere ed eventualmente correggersi. Le nomination per i Diversity Award 2021 dello spettacolo sono a loro modo una sentenza. Citando i 5 o 6 titoli di opere segnalate perché inclusive, di fatto mettono all’indice buona parte degli esclusi.

“Diversity” è l’associazione presieduta da Francesca Vecchioni che per il sesto anno consecutivo assegna (il 19 luglio al teatro milanese Franco Parenti, streaming il 22) i premi del politicamente corretto nei programmi tv, nel cinema, nelle serie televisive italiane e straniere, nei programmi per bambini, nel digital e nella pubblicità.

Nomination per chi include i diversi (per età, etnia, genere, abilità ed LGBT), più nomina del personaggio dell’anno. Silenzio sugli altri. I vincitori per categoria e a livello assoluto saranno decisi dalla giuria popolare alla quale possono partecipare tutti, votando su www.diversitylab.it. Fra i migliori film della stagione cinematografica 2020, col Covid che ha tenuto le sale chiuse per mesi, citati Ferro, Le sorelle Macaluso, Non odiare; fra le serie italiane Summertime e We are who we are, tra le straniere Lovecraft e Mrs America. Tra i programmi tv Ogni mattina di Sky e gli inossidabili Cartabianca e Otto e Mezzo di Berlinguer e Gruber. Fra i migliori prodotti digitali Gli italiani non sono razzisti, ma… e Revenge Porn e narrazioni problematiche. Tra i personaggi dell’anno i Ferragnez, Elodie, Gianni Morandi e Claudio Marchisio, in transizione dal campo di calcio al ruolo di commentatore con vista ravvicinata sulla politica.

Oltre ai nomi si danno giudizi settore per settore sull’annata che, al tracollo economico e di frequenze al cinema, ha visto corrispondere lo slancio ricevuto dai media “caldi” che per diffusione si confacevano al lockdown: digital, social e la vecchia radio. Sarà poi assegnato al Capo dello Stato il premio speciale indicato ogni anno da Liliana Segre per le istituzioni.

Piero Ceccatelli