Disobedience, l'amore proibito di Rachel Weisz e Rachel McAdams

Il film di Sebastian Lelio esce il 25 ottobre: guarda il trailer e leggi il parere di chi l'ha visto

Foto: Braven Films/Element Pictures/Film 4/Stage 6 Films

Foto: Braven Films/Element Pictures/Film 4/Stage 6 Films

Amore, religione e peccato: sono le coordinate all'interno delle quali si muove 'Disobedience', il nuovo film di Sebastian Lelio ('Una donna fantastica', 'Gloria'), con Rachel Weisz e Rachel McAdams protagoniste. Esce nelle sale cinematografiche italiane giovedì 25 ottobre, portandosi dietro recensioni più che positive da parte della critica. DISOBEDIENCE, IL FILM La storia è un dramma romantico. Ruota attorno a una donna (Rachel Weisz) che, quando il padre rabbino muore, torna a Londra nella comunità di ebrei ortodossi dalla quale era stata allontanata a causa dell'attrazione sessuale per un'amica d'infanzia. Quando la rivede (con il volto di Rachel McAdams) la passione riesplode, nonostante quest'ultima sia sposata con il migliore amico di entrambe (interpretato da Alessandro Nivola). IL TRAILER IN ITALIANO SEBASTIAN LELIO E LE DONNE Sebastian Lelio, argentino-cileno classe 1974, è diventato famoso nel mondo grazie a 'Gloria' (2013) e al successivo 'Una donna fantastica' (2017, premio Oscar come migliore film in lingua straniera): due lavori che l'hanno giustamente inserito nel novero dei registi/sceneggiatori capaci di tratteggiare personaggi femminili bellissimi, forti e fragili insieme, mai banali. 'Disobedience', primo film in lingua inglese di Lelio, conferma questa sua caratteristica, anche se il vero cuore pulsante è un altro e riguarda la religione. RELIGIONE E LIBERO ARBITRIO 'Disobedience' si apre con un sermone intorno al libero arbitrio che è una sorta di dichiarazione d'intenti: la trama racconta le costrizioni imposte da una comunità religiosa, soprattutto in termini di omosessualità, ma le inserisce in un contesto più ampio e complesso, quello appunto di come il concetto di libero arbitrio possa legittimamente forzare i confini che ci si dà allo scopo di vivere una vita decorosa e retta. La questione centrale, insomma, è la tensione fra ciò che siamo dalla nascita e ciò che vogliamo essere perché pensiamo che sia la cosa giusta per noi. IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Quanto detto finora spiega almeno in parte l'accoglienza più che positiva tributata dalla critica: Sebastian Lelio mette in scena temi complessi senza semplificarli in modo furbo o stupido. 'Disobedience' diventa così un film che chiede agli spettatori di rinunciare a una "morale" chiara e a un altrettanto schematica condanna o assoluzione: una posizione scomoda, per certi versi. In cambio, però, offre una magistrale prova di recitazione da parte di Rachel Weisz, Rachel McAdams e Alessandro Nivola. Leggi anche: - Fahrenheit 11/9 di Michael Moore, il film su Trump: bisogna vederlo? - Golino e Scamarcio di nuovo insieme (in un film) - I 10 film da vedere nell'autunno 2018
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