Venerdì 19 Aprile 2024

"Diritto di sangue" Thriller a Firenze fra vecchie e nuove Br

Il nuovo libro di Gigi Paoli

La copertina del nuovo libro

La copertina del nuovo libro

Firenze, 9 marzo 2022 - Al quinto romanzo Carlo Alberto Marchi cambia passo. Uscito dall’ospedale dove l’avevamo lasciato alla fine del precedente thriller Il giorno del sacrificio, il passo di Marchi è diverso non solo perché ora deve appoggiarsi a una stampella, ma anche perché il nuovo conto che è costretto a pagare al suo insopprimibile bisogno di verità è confrontarsi con la tragedia che gli ha spezzato l’anima. Negata a lungo, a se stesso. Ma assoluta. La morte del padre.

In Diritto di sangue, il nuovo thriller scritto dal collega di QN-La Nazione Gigi Paoli, ormai affermato giallista grazie alla saga edita da Giunti dal 2016, il protagonista Carlo Alberto Marchi, cronista giudiziario di un quotidiano fiorentino, è di nuovo al centro di un’indagine su una serie di omicidi, il primo una mattina di un’alba senza sole alle Cascine. Conservando i ritmi serratissimi, i lampi di sarcasmo, le “zone di conforto“ dei dialoghi al vetriolo tra babbo single e figlia adolescente, questa volta Paoli moltiplica i piani delle indagini.

Non ci solo solo quelle intricate che nascono nelle stanze del Palazzo di Giustizia (Gotham) o in redazione – la seconda casa da cui è in parte esiliato causa malattia –, ci sono in più le indagini che scendono dentro due inferni. L’inferno della morte del padre. E l’inferno delle Brigate Rosse.

Marchi s’incrina: incubi, acufene, dipendenza da antidolorifici lo trascinano in una spirale di caos e fragilità specchio della spirale di doppigiochi, misteri e ferocia in cui hanno trovato modo di intrecciarsi Nuove (e vecchie) Brigate Rosse e Stato. Nel romanzo si cita L’allegoria della Giustizia del Vasari: vi compaiono la Verità, con l’alleato il Tempo; e i nemici della Giustizia: Ignoranza, Tradimento, Paura, Falsità, Calunnia coi peggiori, Corruzione e Crudeltà. Dal 1543 a oggi i protagonisti del quadro sono ancora tutti in scena, paladini e carnefici del Diritto di sangue.

Chiara Di Clemente

 

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