
“Chiamami soltanto Miss Rettore”. Dal tormentone che l’ha resa famosa, Donatella Rettore di strada ne ha fatta. Dopo i successi discografici, arriva un altro tipo di successo: il diploma honoris causa. È stato conferito oggi dall'università milanese Iulm il “Master universitario honoris causa’ in Management delle Risorse Artistiche e Culturali alla famosa cantautrice trevigiana. Il motivo? I testi eclettici delle sue canzoni, la personalità a tutto tondo dell’artista e la pungente ironia del personaggio Rettore. “Artista straordinaria, ha affrontato la vita con un'ironia critica e distaccata”, tra le motivazioni dello Iulm. Era emozionata Donatella Rettore mentre saliva sul palco per ricevere la pergamena, un momento che si ricorderà per sempre come il commovente più , forse, della sua carriera. “Dedico questo titolo alle donne, come mia madre – ha detto la cantautrice – che avrebbe tanto voluto studiare e invece ha dovuto accontentarsi. Io che da giovane non avevo voglia di studiare mi sono buttata nella mischia e ce l'ho fatta. Non ho fatto tutto quello che avrei voluto, ma sono soddisfatta e oggi ricevo questo titolo con grande orgoglio". Dopo la cerimonia, Rettore ha parlato con il pubblico presente in Auditorium e ha concluso l’intervento cantando a cappella alcune delle canzoni più famose del suo repertorio.
Rettore: “A tutte le donne messe in secondo piano”
La cantautrice ha dedicato il Master “a tutte quelle persone, e in particolare a tutte quelle donne, che per un certo periodo sono state messe in secondo piano”. Non è stato semplice scegliere la vita che amava, nemmeno per lei. “I genitori, un tempo, se dovevano scegliere se far studiare un figlio maschio o una figlia femmina, sceglievano senza dubbio il primo, senza tener conto che la figlia sarebbe magari potuta diventare una scienziata”, ha aggiunto la cantautrice.
Le motivazioni del diploma honoris causa
Il diploma è stato consegnato oggi a Milano dallo Iulm, in partenariato con la Fondazione Roma, “in considerazione della dimensione testuale della produzione dell'artista – ha detto il direttore scientifico del Master, Giovanni Puglisi, leggendo le motivazioni – dei contenuti che ha affrontato di volta in volta e che hanno caratterizzato aspetti e periodi della sua poliedrica personalità, del rapporto del testo verbale con il testo musicale, delle identità vocali dell'artista e le sue personalità colte nel rapporto con il testo”. Ma non solo. “L'artista ha fatto dell'ironia una leva importante nell'arco della sua prestigiosa carriera – ha continuato Puglisi – e ciò riconduce alla parola dell'anno ‘Ironia’ intorno alla quale l'Università Iulm ha organizzato eventi e promosso iniziative nel corso del 2022”. "I riconoscimenti accademici honoris causa – ha aggiunto a margine della cerimonia Puglisi, che è anche presidente del Consiglio di amministrazione dell'ateneo – sono un'occasione importante sia per il destinatario del riconoscimento stesso, sia per quanti regolarmente frequentano quel percorso formativo. Nel caso di Donatella Rettore, l'evento assume particolare rilevanza tanto per la personalità della 'laureata', quanto per il consolidato prestigio del Master Marac, che potrà annoverare tra i suoi 'alumni' un personaggio di tale spessore culturale ed artistico. La 'canonizzazione' di Rettore – ha concluso il direttore scientifico del Master Iulm - lungi dal normalizzare la vivacità dissacrante dell'artista, dà la carica ai nostri allievi di oggi e di domani".
Il focus sulle canzoni firmate Rettore
Dopo la cerimonia, l’ateneo ha organizzato un talk con Donatella Rettore. Il focus è stato la sua produzione artistica, letta nei suoi molteplici aspetti: dalla ricerca dell'identità (Splendido splendente) alla sua spettacolarizzazione (Diva, Femme fatale), da tema della guerra (Carmela, Zan Zan Zan) alla visitazione di sfere e scenari più intimi (Ricordami, Di notte specialmente), dalla sensualità provocatoria (Kobra, Faccio da me, Gattivissima e la recente Chimica) alla morte (Se morirò), passando per la tematica amorosa e più intimista, declinata in molte prospettive.
“Artista straordinaria: ha demolito gli stereotipi”
“Rettore è un'artista straordinaria – ha detto Paolo Proietti, preside della Facoltà di Interpretariato e traduzione – nel corso della sua carriera, lunga e prestigiosa, ha affrontato la vita sempre con un'ironia critica e distaccata attraverso la quale ha espresso appieno il suo lavoro di cesello sulle parole. I testi delle sue canzoni sono laboratori che, in modo beffardo, presentano temi sociali, culturali, politici, temi universali, veicolati dall'incontro del suono con il contenuto, in forme che traducono identità vocali molteplici e sempre nuove". "Con i suoi testi, i suoi look, la sua musica e le sue interpretazioni vocali – ha aggiunto Stefano Lombardi Vallauri – Rettore ha fatto, o meglio è stata, la psicologia della nazione tra anni Settanta e Ottanta. Ha rivelato agli italiani quello che erano e quello che sarebbero diventati, nel bene e nel male. La sua specialità è cavalcare gli stereotipi, per demolirli. La ripresa recente del suo successo conferma la sua capacità, attraverso le generazioni, di leggere la società, in particolare la condizione femminile".