Mercoledì 24 Aprile 2024

L'ultimo pasto del dinosauro erbivoro, vissuto oltre 100 milioni di anni fa

A 110 milioni di anni dal suo ultimo boccone, è stato scoperto il contenuto dello stomaco fossilizzato di un erbivoro preistorico

Ricostruzione del nodosauro (Foto: Julius Csotonyi/Royal Tyrrell Museum Of Palaeontology)

Ricostruzione del nodosauro (Foto: Julius Csotonyi/Royal Tyrrell Museum Of Palaeontology)

Tra i reperti esposti al Royal Tyrrell Museum di Alberta, in Canada, ce n'è uno che spicca per la sua unicità: si tratta dello stomaco perfettamente conservato di un nodosauro, un dinosauro erbivoro dotato di armatura, il cui scheletro fossilizzato fu riportato alla luce nel 2011. A distanza di tempo dall'eccezionale ritrovamento, gli scienziati hanno realizzato una scoperta senza precedenti, documentando nel dettaglio l'ultimo pasto di questo gigante buono, scomparso 110 milioni di anni fa. Il lungo lavoro di ricerca, durato in tutto cinque anni, ha rivelato che il materiale nascosto nelle viscere del dinosauro era composto per l'88% da foglie di felce e per il 7% da steli e ramoscelli. Nel complesso il team ha trovato 50 tipi di microfossili vegetali, tra cui sei tipi di muschio, un'ampia varietà di felci, diversi tipi di conifere e due piante da fiore. Il ricco menù comprendeva inoltre evidenti tracce di gastroliti, pietre che venivano ingoiate di proposito per macinare le piante più dure, favorendone la digestione. A intrigare gli scienziati è stata però soprattutto la presenza di vegetazione carbonizzata, mangiata volutamente o per caso. Il biologo David Greenwood ha illustrato l'importanza di questa scoperta spiegando che l'ingestione di tali frammenti dimostra che "l'animale stava pascolando in un'area bruciata, approfittando del recente incendio per cibarsi delle felci che spesso emergono in questo contesto". Ai più potrebbe sembrare un'informazione di poco conto, ma è in realtà la prima prova evidente che gli erbivori preistorici, al pari ad esempio degli elefanti odierni, avrebbero avuto un ruolo fondamentale nel rimodellare e riequilibrare l'aspetto del proprio ecosistema. Greenwood e colleghi sono piuttosto certi che il nodosauro sia morto subito dopo il suo ultimo pasto, forse travolto da un'alluvione. Fino a oggi, nessuno era mai riuscito a ricostruire così precisamente le preferenze alimentari di un dinosauro erbivoro; tuttavia non è possibile dire con certezza se anche altre specie dell'epoca seguissero la stessa dieta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivistaRoyal Society Open Science.
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