"Io, cacciatore di dinosauri". Viaggio nei laboratori che fanno rinascere i giganti

Alla Zoic di Trieste si ricostruiscono gli scheletri poi venduti in tutto il mondo, battuti all’asta a suon di milioni. Dalla Puglia al Trentino, dove sono i resti

Trieste, 4 settembre 2022 - Dinosauri in Italia e Jurassic park dell'Adriatico: viaggio nei laboratori che ricostruiscono i giganti. Mentre i cambiamenti climatici in tutto il mondo fanno scoprire straordinari ritrovamenti fossili - tra gli ultimi le orme di 100 milioni di anni fa riemerse per la siccità record  nel fiume Paluxy del Dinosaur Valley State Park a Glen Rose - alla Zoic di Trieste si ricostruiscono scheletri record e si vendono in tutto il mondo, battuti alle aste a suon di milioni. 

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"Così ricostruiamo i giganti"

Flavio Bacchia, titolare dell'azienda - “geologo che ha una certa esperienza nel campo dei fossili”, si definisce - è l’uomo dei primati. L’anno scorso la sua società di preparazioni paleontologiche ha ridato forma a Big John, il più grande scheletro di triceratopo ad oggi conosciuto, in arrivo dall'America (dove è tornato).

A questo link le immagini delle orme di Altamura

Dottor Bacchia, prima di arrivare ai suoi trofei: dove approda un ideale viaggio in Italia a caccia di dinosauri?

"L’Italia ha una storia geologica estremamente complessa. Nel periodo dei dinosauri aveva sicuramente delle terre emerse. Ma di queste terre allo stato attuale è rimasto ben poco. Vicino a Trieste c'è un giacimento importante, il Villaggio del pescatore". Che però oggi è chiuso. "Sì, naturalmente una cosa è la visibilità del sito, un'altra la ricerca scientifica e un'altra ancora la presenza del materiale. Al Villaggio del pescatore i dinosauri ci sono e per la gran parte sono in connessione anatomica. Questo vuol dire che se trovo la punta del naso probabilmente arrivo alla coda". Però è tutto fermo. "Ricordo che i fossili in Italia, dinosauri inclusi, sono proprietà dello Stato. Noi abbiamo fatto lavori al Villaggio del pescatore su incarico del ministero per i beni e le attività culturali. Abbiamo scavato fin quando ce lo hanno chiesto. Oggi il sito è chiuso. Non so che cosa succederà. Quali sono stati i ritrovamenti più importanti in Italia? "È stato trovato un dinosauro nel campo di calcio di Pietraroja in provincia di Benevento, il famoso Ciro. Poi altri resti nei blocchi di una cava, in provincia di Varese. Ci sono le impronte di Altamura, in Puglia, e quelle sul Pelmetto in Trentino. Poi alcune vertebre in Lazio”. Il suo Big John, invece, è stato trovato in America. “La nostra società fondamentalmente fa preparazione, acquista il materiale grezzo, lo trasforma e lo porta a finitura. Ma per fare questo dobbiamo rivolgerci a nazioni dove i fossili possono essere oggetto di scambio commerciale”. Come l’America, appunto. A quanto è stato venduto Big John? "Big John è stato battuto all’asta a 5.5 milioni di euro". È stato portato anche in piazza, a Trieste. “Questo è un effetto collaterale del nostro lavoro, nel senso che in Italia collaboriamo con il ministero, l’università, i musei. Quando riteniamo che un campione abbia una valenza scientifica, i dati vengono condivisi. Nel caso di Big John l’Università di Bologna aveva mandato anche dei tirocinanti. Così, visto la valenza che aveva, lo scheletro è stato reso disponibile al pubblico con il concorso del Comune. Fossoli di quella levatura possono essere oggetto del famoso uau dei bambini”. Dimensioni portentose. "Il cranio di due metri e 72 per due metri e 50, alto sui tre metri. Di certo, è più grande triceratopo finora mai trovato". Ma come si procura i dinosauri, o meglio come si procura i resti? "Diciamo che in 40 anni di onorato servizio sono piuttosto noto a livello internazionale. Conoscendo le persone che scavano negli Stati Uniti alzo il telefono e vedo se c’è qualcosa di nuovo".  Quanto tempo è servito per ricostruire Big John? "Ci ha lavorato una squadra di cinque persone per circa sei mesi". Che materiali usate?  "Abbiamo resine di vario tipo". E qual è il momento più emozionante, da resti inerti fino alla ricostruzione della creatura? "C’è una curva di gradimento che è sempre la solita. Prima mi dico, che fortuna, ho trovato il pezzo. Quando arriva, che schifezza ho comprato. Da lì pian piano si arriva alla soddisfazione massima e per questo non è necessario aspettare che sia completamente finito. Quando le ossa, prima distese su un pavimento di laboratorio, cominciano a prendere forma nella loro posizione definitiva nello spazio, allora lì c’è la soddisfazione massima". Esiste un mercato nero di fossili e dinosauri in Italia? "Se c’è una cosa dalla quale noi professionisti dobbiamo restare completamente alla larga è proprio questa. La legge va rispettata. Bisogna evitare di fare danni, soprattutto per scavi importanti".

Dinosauri: Flavio Bacchia della Zoic con il 'suo' Big John
Dinosauri: Flavio Bacchia della Zoic con il 'suo' Big John