Mercoledì 24 Aprile 2024

Diletta Leotta: "Le mie foto rubate? I ragazzi imparino le trappole social"

Volto di Dazn per il calcio, ora cerca la consacrazione con ‘Il contadino cerca moglie’. Legatissima alla Sicilia e alla mamma: "Ci sentiamo di continuo, è la chioccia"

Diletta Leotta (LaPresse)

Diletta Leotta (LaPresse)

Milano, 15 ottobre 2018 - «Il contadino cerca moglie», lei cerca la consacrazione. Diletta Leotta, ex volto Sky per il calcio ora passata a Dazn, conduce ora la nuova edizione del programma, in onda su Fox Life (canale 114 Sky) da mercoledi alle 21.10.

È più difficile trattare con i calciatori o con i contadini?

«È un approccio diverso. Quando sei all’Olimpico davanti a 50mila spettatori è una sensazione molto coinvolgente, al ‘Contadino’ è tutto più intimo».

Come è il suo rapporto con la terra? Quanto è contadina?

«Adesso sono migliorata. I miei amici contadini non mi prenderebbero a lavorare con loro, però chissà, fra qualche anno...».

Quante piante sa riconoscere?

«Poche. Non ho il pollice verde».

Le fanno più paura le api o il giudizio del pubblico?

«Le api. È una fobia che ho sempre avuto, forse sono allergica».

Il suo ritratto di famiglia in un interno da piccola. È vero che era cicciotella?

«Sì, un po’, perché in Sicilia si mangia bene. I genitori, e soprattutto le mamme siciliane, tengono molto alla salute dei loro figli. E mia mamma, più la nonna e la zia, cucinano tutte molto bene. Poi però ho cominciato nuoto agonistico e ho sviluppato il mio corpo, mi allenavo anche due volte al giorno. Allora sì che potevo mangiare tutto quello che volevo».

I suoi genitori?

«Ho 3 sorelle, un fratello, 7 nipoti. Mia mamma e mio papà sono due persone straordinarie che hanno accolto tutti. Io ho sempre organizzato feste a casa, pranzi a casa, cene a casa. I miei genitori preferivano, piuttosto che uscissi, che fossero i miei amici a venire a casa».

Erano severi?

«Mio papà non è mai stato severo, tranne su un tema: la laurea. Mia mamma invece è stata la classica chioccia. Lei sa sempre tutto quello che faccio. Ancora adesso ci sentiamo spesso al telefono».

Tre volte al giorno, magari?

«Tre? Tre solo di mattina. Ci sentiamo 10, 15 volte al giorno.»

È mai stata messa in castigo?

«Non in castigo perché sono sempre stata una ragazza abbastanza disciplinata. Ma siccome ho un fratello più grande di me, lui era molto geloso. Più che i miei genitori era lui che non voleva che uscissi, che andassi con le amiche».

È vero che suo papà non ha l’auto e usa solo la moto?

«Vero. Diciamo che il clima siciliano aiuta».

Cos’è ‘Playa Bonita’?

«Il primo programma che ho fatto quando avevo 14 anni per Telecolor. Sondaggi in spiaggia sul tema del giorno».

Perché ha cambiato nome?

«Ho solo tolto la prima parte. Giulia Diletta Leotta è il nome completo. Giulia è il nome di mia nonna, mio papà lo voleva assolutamente. Però nel ‘91 c’è stata la moda del nome Giulia. Ho fatto la prima elementare a 5 anni, e in classe, essendo la più piccola, io ero Giulia 4, il che mi infastidiva molto. Allora chiesi a mia madre se potevo essere chiamata Diletta».

Da bambina cosa guardava in tv?

«I Simpson. Sono sempre stata appassionata di cinema. Certi giorni mi chiudevo in casa e guardavo tutta la serie di Rocky. Dei film più recenti mi è piaciuto ‘Chiamami col tuo nome’ di Guadagnino. Come attrice mi piace molto Dakota Johnson, anche perché è fidanzata con Chris Martin».

Come le era venuto in mente di recitare una poesia al concorso per approdare a Miss Italia (dove non fu ammessa)?

«Tornando indietro lo rifarei, visto che poi è andato tutto bene. Anche se si viene bocciati non bisogna demoralizzarsi. Ho pensato che fosse un modo per emergere diverso dalla pura fisicità. Ho voluto provare con doti recitative, che però non sono state ancora sviluppate a dovere... (Ride). Spero di non rivedere mai quel video».

Un suo pregio?

«L’autoironia. Mi prendo in giro su tutto. Non riesco mai a prendermi troppo sul serio».

Un difetto?

«L’estremo perfezionismo nella professione».

Sarebbe un difetto?

«Secondo me sì, quando il perfezionismo è eccessivo».

L’ultima volta in cui si è arrabbiata?

«Mi capita di rado. I siciliani si arrabbiano poco perché vivono in una terra talmente bella che la mattina basta svegliarsi e guardare il mare, e ti viene subito il buonumore».

Riprovo: cosa la fa arrabbiare?

«La maleducazione. La mancanza di rispetto. Ma cerco sempre il confronto, non lo scontro».

Come l’ha conquistata il suo fidanzato Matteo Mammì, manager di Sky?

«Con lo sguardo».

Cosa le piace in un uomo?

«L’intelligenza, lo humour, la simpatia».

Fisico niente?

«Certo, anche l’aspetto fisico è importante».

Chi vorrebbe invitare a cena, tra le personalità di qualsiasi campo di qualsiasi Paese?

«Vorrei andare a cena con la mia amica Maria Sara che, per impegni di lavoro, non riesco mai a vedere!».

Quanto sono importanti i social, visto che lei ha ben 3 milioni di follower su Instagram?

«Sono importanti perché li vivo come uno svago da sempre. Condivido quello che mi va di condividere con gli amici, solo che adesso gli amici sono un po’ di più...»

So di affrontare un argomento sgradevole, ma non posso evitare la domanda. Sulle sue foto intime, hackerate e mandate sul web. Un reato grave. Si deve insegnare ai giovani un uso corretto dei social e del cellulare?

«Credo sia fondamentale, visto che ormai mia nipote, che ha 6 anni, utilizza lo smartphone molto meglio di me. Io l’ho avuto tardi, verso i 18 anni, in caso di necessità me lo prestava mio padre. L’altro giorno mia nipote mi ha mandato una Instagram Story dal cellulare di mia madre. È quindi necessario che ci sia un’istruzione adeguata sul tema. Penso che sia necessaria non solo una legge per regolare questo campo, ma anche una comunicazione sui rischi che corrono i ragazzi sulla Rete».

LEOTTA_32949759_085715
LEOTTA_32949759_085715

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro