Dietro le quinte il laboratorio non spreca La genesi dei progetti

"La bottega artigiana è luogo di lavoro e di creazione. Ma è anche luogo di accumulo di avanzi, che potrebbero diventare rifiuti impattando negativamente sull’ambiente. Da ciò è nata l’idea di proporre ai ceramisti e a tutti coloro che si occupano di ceramica (laboratori d’arte, scuole, artigiani, hobbysti) una nuova visione su come trattare gli scarti di lavorazione per riuscire ad ottenere un laboratorio ad impatto zero". A raccontare questa storia è la ceramista Sandra Pelli, che collabora con Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana con sede nel Vecchio Conventino a Firenze.

"Tutto ebbe inizio qualche anno fa – dice Pelli – dall’interesse dell’associazione di ceramisti Arte della Ceramica, nata nel 2004 in stretta collaborazione con La Fierucola Aps, e composta da ceramisti artigiani con laboratori di piccole dimensioni distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le prime sperimentazioni per ottenere un laboratorio a impatto zero avvengono nello Studio Ceramico Giusti e si concludono con un’installazione sperimentale progettata da Giampietro Degl’Innocenti, realizzata con il materiale creato dal recuperato dagli avanzi. Con ‘Quotidiano Ceramico Sostenibile’ il nostro obiettivo è stato quello di diffondere le buone pratiche per un laboratorio sostenibile, e di ispirare i ceramisti attraverso il racconto delle realtà virtuose che, già da anni, applicano e sperimentano queste tecniche. Il progetto trova poi nuova forza nel 2020 grazie al bando ‘Siamosolidali’ promosso da Fondazione CR Firenze".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro