Mercoledì 24 Aprile 2024

Perché di notte aumentano i desideri e i pensieri negativi?

La nostra mente cambia di notte: diventiamo più inclini a sensazioni negative e siamo portati a commettere azioni pericolose. C’è una spiegazione

Come la nostra mente si comporta di notte

Come la nostra mente si comporta di notte

Perché spesso di notte veniamo assaliti dai pensieri negativi, dai desideri e dalle paure? Perché è di notte che accadono le cose più proibite, la maggior parte dei crimini e gli atti di autolesionismo?Ne sappiamo poco sull’argomento, ma una nuova ricerca spiega che la nostra mente funziona in modo diverso la notte, rispetto al giorno. Con il buio le emozioni negative tendono ad attirare la nostra attenzione più di quelle positive, le idee pericolose aumentano il loro fascino e le inibizioni cadono. Per una ragione che ha a che fare con il nostro passato ancestrale. E che per molte persone si trasforma in un pericolo.La mente notturnaUn nuovo studio pubblicato su Frontiers in Network Psychology ha cercato di indagare i principi di funzionamento della mente di notte e rivela che il nucleo della questione si trova nel ritmo circadiano, il meccanismo che regola le dinamiche del sonno e della veglia. Secondo i ricercatori dell’Università di Harvard il corpo e la mente umana seguono un ciclo naturale di 24 ore di attività che influenza le nostre emozioni e il nostro comportamento. E dalla mezzanotte in poi succede qualcosa, un cambiamento neurologico netto."Ci sono milioni di persone che si svegliano nel cuore della notte e ci sono buone prove che il loro cervello non funziona bene come durante il giorno", afferma la neurologa Elizabeth Klerman che ha condotto lo studio.In sostanza, nelle ore notturne la nostra specie è portata a sentire e ad agire in determinati modi. Di giorno, ad esempio, i livelli molecolari e l'attività cerebrale sono sintonizzati sulla veglia. Di notte, invece, il nostro comportamento abituale è quello del sonno. Perciò, svegliare una persona nel cuore della notte significa sconvolgerle il ritmo circadiano: la mente non è in grado di funzionare di notte come lo fa di giorno.Perché la notte non porta consiglioQuesto tipo di comportamento è spiegabile da un punto di vista evolutivo: nel corso dei millenni ci siamo adattati a essere molto più efficaci nella caccia e nella raccolta alla luce del giorno e al riposo di notte. Così la nostra attenzione agli stimoli negativi aumenta di notte, allo scopo di cogliere le minacce invisibili al buio. Siamo cioè più focalizzati sulle sensazioni negative la notte, e siamo più inclini a mettere in atto comportamenti rischiosi, per una questione di sopravvivenza.Naturalmente nel 2022 le cose sono cambiate dal punto di vista comportamentale e sociale, ma nella nostra mente rimane quell’impronta ancestrale che ci rende più sensibili/attratti dai pensieri e comportamenti rischiosi.Quando poi si aggiunge l’insonnia, per alcune persone questo stato di coscienza diventa ancora più problematico.Si tratta dunque di un ‘problema’ che secondo i ricercatori può essere affrontato sviluppando gli studi sul tema. Le conseguenze estreme infatti sono davvero drammatiche: autolesionismo, depressione e suicidio sono molto comuni durante le ore notturne: le statistiche spiegano che il rischio di suicidio sia tre volte superiore tra la mezzanotte e le sei del mattino rispetto a qualsiasi altro momento della giornata, probabilmente attraverso il disallineamento dei ritmi circadiani.Solo incrementando la ricerca potremo capire sempre meglio cosa succede nelle 6 ore notturna, che per ora costituiscono un buco nella conoscenza.

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