Giovedì 18 Aprile 2024

Delitti anti-vaccinazioni, novantenni suicidi Markaris racconta Atene nella morsa del Covid

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Tra pubblico e privato si snoda questo romanzo di Petros Markaris. Un romanzo duro, ambientato nell’Atene a noi vicina nello spazio e nel tempo. È la metropoli affannata e depressa del 2021, in piena lotta contro il morbo maledetto. Il commissario Charitos deve indagare e pensare alla vita di ogni giorno. Le restrizioni imposte dalla pandemia rendono tutto più complicato. Ad aggravare la situazione ci si mettono anziani novantenni che si suicidano lasciando lettere che infuocano le piazze di gente stremata, impaurita e arrabbiata per il lockdown. Ma non è finita: una banda, i “Combattenti del 2021”, dà il via a una serie di delitti per contrastare le vaccinazioni. C’è un legame con i suicidi? Scoprirlo non sarà facile per il nostro commissario.

Il quale, oltre al maledetto intreccio impregnato di morte, deve fare i conti con la figlia Caterina che, esasperata dalle restrizioni, litiga col marito Fanis, medico in prima linea nella lotta al Covid.

E poi c’è la moglie Adriana: lei cerca un punto di equilibrio nelle delicate questioni familiari e l’amico Zisis, antico militante della sinistra, che sente rimescolare dentro di sé lutti politici mai veramente elaborati (una sorta di psicostoria della lotta politica in Grecia, riferita, in particolare, agli anni bui della dittatura dei colonnelli dal 1967 al 1974, ancor’oggi ben viva nelle coscienze di donne e uomini).

Tutti nervosi, ansiosi e depressi. Anche il nipotino, vera passione del nonno commissario.

Un giallo dalle tinte più cupe, più cupe del solito per il nostro Markaris. Ma che vale la pena leggere per capire sempre di più Atene e per comprendere come la politica sia elemento imprescindibile per tutti. Il romanzo è dedicato ad Andrea Camilleri. Il Maestro ne sarebbe orgoglioso.

Francesco Ghidetti

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