Venerdì 18 Luglio 2025
ELENA BURIGANA
Magazine

De Angelis contro l’ex aequo con Elodie: "Dividere un premio è irrispettoso"

L’attrice critica la condivisione del Nastro come miglior interprete non protagonista: "Toglie unicità". La presidente Delli Colli: "È una prassi nei film corali. Il cinema celebra da sempre la condivisione artistica" . .

L’attrice critica la condivisione del Nastro come miglior interprete non protagonista: "Toglie unicità". La presidente Delli Colli: "È una prassi nei film corali. Il cinema celebra da sempre la condivisione artistica" . .

L’attrice critica la condivisione del Nastro come miglior interprete non protagonista: "Toglie unicità". La presidente Delli Colli: "È una prassi nei film corali. Il cinema celebra da sempre la condivisione artistica" . .

"È molto strano vincere un premio insieme a un’altra persona. Lo trovo molto irrispettoso". Questo è il commento di Matilda De Angelis alla vittoria, ex aequo con Elodie, 35 anni, del premio come miglior attrice non protagonista, per il film Fuori di Mario Martone, il giorno dopo la cerimonia di premiazione dei Nastri d’Argento a Roma, in un’intervista rilasciata al Fatto. Chissà se l’attrice avrebbe detto la stessa cosa se a condividere il riconoscimento, al posto della cantante, ci fosse stata, per dire: Anna Magnani.

De Angelis, 29 anni, talentuosa stella del cinema italiano, ha affermato: "È insensato dare un premio condiviso con un’altra persona", sottolineando che "quando si toglie la singolarità, si toglie la personalità, l’impegno, l’unicità, la particolarità". Parole inattese e che hanno sorpreso, come ha fatto notare Laura Delli Colli – presidente del Sindacato giornalisti cinematografici che assegna i Nastri – la quale ha dichiarato: "Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ma è un po’ strano che l’irritazione emerga solo dopo la serata finale: se proprio un interprete non si sente di condividere la candidatura con un altro, non la accetta oppure non si presenta a ritirare il premio".

Da un punto di vista cinematografico, i premi ex aequo – ovvero alla pari, con ugual merito – non sono inusuali (tranne in premi nazionali come l’Oscar o il César) e non intendono premiare l’unicità di un singolo, ma è proprio questo il punto. Come spiegato dalla stessa Delli Colli "Candidare insieme degli attori, in film molto corali, è una prassi per noi. In questo caso abbiamo ritenuto che tutte e tre le attrici (De Angelis, Elodie e Valeria Golino – che ha peraltro vinto il Nastro come migliore protagonista ex aequo con Romana Maggiora Vergano, ndr) fossero abbastanza indissolubili nel racconto del film, premessa la scelta dello stesso Martone di renderle un unicum di interpretazione femminile, che è stato poi la forza di Fuori".

Nelle opere artistiche l’ex aequo non è quindi da intendersi come nelle competizioni sportive. Non è una deminutio. Non si tratta semplicemente di premiare due candidati con lo stesso punteggio o numero di voti, ma di riconoscere e valorizzare un portato culturale, emotivo ed estetico. C’è poco quindi di cui scandalizzarsi. Basti pensare a Marcello Mastroianni e Massimo Troisi, che nel 1989 vincono entrambi la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia per Che ora è di Scola. Oppure, a Isabelle Huppert che nel ’95 condivide la sua Coppa Volpi con Sandrine Bonnaire per Il buio nella mente di Chabrol. O ancora, alla più recente vittoria ex aequo (nel 2012), sempre a Venezia, di Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman per The Master. L’anno scorso, l’intero cast femminile di Emilia Pérez, composto da Karla Sofía Gascón, Selena Gomez, Adriana Paz e Zoe Saldana, si è aggiudicato il premio per la Miglior Interpretazione Femminile al Festival di Cannes.

L’uscita di De Angelis risulta quantomeno poco elegante. "Se poi il problema – ha aggiunto ancora Delli Colli – è sentirsi più attrice rispetto a Elodie che viene dalla musica, ricordo che ci sono mille storie di personaggi cresciuti passando dalla musica al cinema o facendo tutte e due le cose. E la storia stessa del cinema è segnata da non professionisti, sin dai tempi del neorealismo, che sono stati candidati a premi importanti e hanno scritto capitoli rilevanti grazie alle loro interpretazioni". Anche Golino ha citato il suo ex aequo, riconoscendo con generosità la bravura di un’attrice più giovane. E Vergano si è detta molto onorata di condividere il premio con lei.

De Angelis, invece, l’ha presa diversamente. Delle sue perplessità neanche un’ombra lunedì sera, né sul palco, né davanti ai fotografi. "Ecco perché – ha concluso Delli Colli – le sue parole ci sono sembrate una nota un po’ stonata rispetto al clima della serata, attraversata dal desiderio di mostrare quanto sia importante il valore del femminile quando è, appunto, così condiviso".