Dal disagio sociale ai fornelli. Lezioni per futuri chef ’sostenibili’

Dal disagio sociale ai fornelli. Lezioni per futuri chef ’sostenibili’
Dal disagio sociale ai fornelli. Lezioni per futuri chef ’sostenibili’

Mattia ha 19 anni e viene dai Quartieri Spagnoli di Napoli. Emmanuel ne ha 25 ed è nigeriano, Loubna è nata in Marocco. E con loro ci sono Allen, Anna, Engel, Maica, Nicholas, Samuele detto Trivi. Sono nove e hanno tutti storie di disagio alle spalle i protagonisti di ’Saranno cuochi’ da domani alle 11.15 su Rai 2 per quattro sabato mattina che li vedono all’opera nella scuola di Fondazione Barilla dove, imparando a cucinare, costruiscono un futuro di riscatto sociale.

La scuola prevede 3 mesi di formazione di teoria e pratica con uno staff di esperti multidisciplinari di fama internazionale e chef di altissimo profilo (Alberto Gipponi, Andrea Grignaffini, Riccardo Valentini, Vincenzo Schettini), e altri 3 di stage in ristoranti di alto profilo per mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti e al contempo, entrare ufficialmente nel mondo del lavoro e della cucina. E la chance del riscatto si accompagna alla consapevolezza di diventare i primi di una generazione di cuochi che rispettano l’ambiente e il Pianeta. Perché salute e futuro partono entrambi dall’alimentazione.

E, attraverso di loro, il pubblico scoprirà molte cose nuove su cibo – ricette, consigli, tradizione e innovazione – ma anche sul gusto, su territori culinari, vita di cucina e impatto sull’ambiente. In ogni puntata è inoltre prevista una masterclass con professori del calibro di Gennario Esposito, Alessandro Negrini, Jessica Rosval e Corrado Assenza. Non mancano poi delle escursioni in alcuni territori importanti per la catena alimentare al fine di scoprire, insieme ai i ragazzi, i luoghi dove nasce il sapore.