Martedì 17 Giugno 2025
MARIA BEATRICE BERTUCCIOLI
Magazine

Da Salieri a Milepa: "La vendetta è solo orrore"

L’attore premio Oscar F. Murray Abraham a Roma per il film di Louis Nero "Mai inseguire l’odio della rivalsa. Gli Usa lo fanno, e stanno impazzendo".

L’attore premio Oscar F. Murray Abraham a Roma per il film di Louis Nero "Mai inseguire l’odio della rivalsa. Gli Usa lo fanno, e stanno impazzendo".

L’attore premio Oscar F. Murray Abraham a Roma per il film di Louis Nero "Mai inseguire l’odio della rivalsa. Gli Usa lo fanno, e stanno impazzendo".

Vendicarsi, far soffrire e annientare coloro che hanno ucciso suo padre e sottratto l’eredità alla sua famiglia. È questo che fa la giovane Mila, dopo avere appreso le arti magiche. Ma prende poi coscienza dell’orrore che lei stessa ha provocato e, sotto la guida del guru Marpa, inizia un percorso di redenzione. In Milarepa Louis Nero rivisita a suo modo la figura di questo famoso mistico, collocando la sua storia in un mondo post apocalittico, ricostruito in una Sardegna da incanto, e facendone una sorta di racconto di formazione al femminile. Isabelle Allen, la protagonista Mila, è affiancata da un cast di grandi nomi come F. Murray Abraham, che interpreta il nonno Oyun, Harvey Keitel nel ruolo di Marpa, e ancora Franco Nero (nessuna parentela con il regista) e Angela Molina.

Il film arriva nelle sale il 19 giugno e quel giorno, in contemporanea in cento cinema, alla proiezione seguirà una meditazione collettiva del pubblico guidata da esperti di yoga e ispirata ai temi spirituali del film. Che, come precisa il regista "mescola fantascienza e cinema dell’anima, dando spazio all’evoluzione interiore dei personaggi e al rapporto profondo con l’ambiente che li circonda".

A Roma per la presentazione del film, il premio Oscar Murray Abraham dice: "Ho grande rispetto per il lavoro di Louis Nero e quando lui chiama, io rispondo". Con Nero ha già girato nel 2013 Il mistero di Dante. Osserva l’attore, che porta alla grande i suoi 85 anni: "Tutti conoscono la vendetta e i pericoli che comporta, se ne parla spesso nella Bibbia che ricorda quanto possa essere distruttiva. Questo è il messaggio del film, un grande messaggio rivolto a tutta l’umanità. Un messaggio importante soprattutto se guardiamo all’America di oggi".

Louis Nero dice di avere pensato a questo film da quando, oltre trent’anni fa, aveva letto per la prima volta il libro sul grande yogin tibetano. "Non sono buddista ma quel libro mi ha da subito affascinato e mi ha avvicinato alla filosofia orientale". Nel 1973 anche Liliana Cavani aveva realizzato un suo Milarepa, anche in quel caso rivisitandone la figura. "Con il mio film io voglio far conoscere Milarepa e il suo messaggio alle giovani generazioni", precisa il regista, che firma anche soggetto e sceneggiatura. E Abraham spiega: "La sceneggiatura mi ha subito conquistato proprio perché affronta un tema attuale come la vendetta. È sbagliato inseguirla: chi insegue la vendetta, dimentica se stesso. Penso anche al mio paese che in questo momento sembra impazzito. Sappiamo che è pericolosa ma non riusciamo a superarla. Lo so, è difficile andare oltre, ma tutti insieme possiamo farcela. Viviamo tutti su questo stesso mondo, che gira, e dove è anche importante lasciarsi andare al divertimento e ridere".

Abraham di personaggi in cerca di vendetta se ne intende: questo nonno di Mila, ma prima ancora quel Salieri con cui, nell’ Amadeus di Milos Forman, ha vinto nel 1985 l’Oscar per migliore attore protagonista. "Sembra che i personaggi in cerca di vendetta mi inseguano. Si tratta di due personaggi comunque molto umani, uno più cattivo, l’altro più buono. Nel caso di Salieri – precisa Abraham – prova questo desiderio di rivalsa perché un altro, Mozart, è più bravo di lui; nel caso del nonno, perché la sua famiglia è stata distrutta. Ma sono due istinti di vendetta che ho entrambi dentro di me. E che, forse, un po’ tutti proviamo".