Giorgio
Comaschi
Ma perché? Perché dobbiamo copiare tutto. Prima Halloween, poi il Black Friday, adesso salta fuori anche il Cyber Monday? Il Cyber Monday è un’altra diavoleria americana che è stata piazzata il lunedì successivo al Black Friday ed è caratterizzato da sconti sui prodotti tecnologici. E noi puntualmente diventiamo pazzi. Da copioni, da pecoroni incalliti, da mandria che va dietro al cane lupo.
Di punto in bianco si parla solo di Black Friday, che negli States indica il venerdì successivo al giorno del Ringraziamento. E noi? Quando lo facciamo noi il giorno del Ringraziamento? Forse presto, vista la nostra capacità di non saperci inventare niente e di parlare ormai buttando dentro una parola in inglese su tre per fare i "fighi", per far vedere che anche noi siamo internazionali. Dichiarando ufficialmente il nostro senso di inferiorità.
E se ci inventassimo anche noi qualcosa? Come abbiamo fatto nei secoli? Magari un martedì beige, o un giovedì lilla? Macché, fantasia cancellata e tutti dietro agli eventi che per gli americani hanno un senso che fa parte della loro cultura mentre noi non sappiamo neanche cosa vuol dire Black Friday o Cyber Monday.
E poi via con annunci che si leggono spesso: "Cerchiamo accesses intelligence platform, and reporting data bases to identify and valuet…" eccetera. Ma che cosa cercano? Non si capisce, ma tutti fanno finta di capire. Facciamo invece una tenerezza infinita.
Vogliamo dire che forse subiamo una certa manipolazione psicologica? Può darsi. Ma attenzione: se diciamo manipolazione psicologica siamo dei poveri "pezzenti". Se diciamo invece che subiamo "gaslighting", allora sì. Allora sì che possiamo iscriverci all’esercito dei copioni.
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