Venerdì 19 Aprile 2024

Cuscuta, la pianta vampiro che succhia il DNA

La cuscuta non è una pianta parassitaria come tutte le altre: oltre a succhiare le sostanze nutrienti ruba anche i geni del proprio ospite

La cuscuta avvolge le sue spire intorno all'ospite

La cuscuta avvolge le sue spire intorno all'ospite

Un articolo apparso da poco sulla rivista Nature descrive un insolito caso di parassitismo che ha come protagonista la cuscuta, l'equivalente botanico di un vampiro. Queste piante non rubano solo sostanze nutrienti, ma si appropriano anche dei geni dell'ospite, che riutilizzano a proprio vantaggio per diventare "più forti".

Intanto: che cos'è la cuscuta 

Parliamo di un genere di piante parassite, che sopravvivono attaccandosi a un ampio ventaglio di altre specie vegetali. Dotata di un fusto filiforme, la cuscuta si avvolge intorno all'ospite, succhiandone la linfa attraverso le sue appendici tentacolari, chiamate austori.

Trasferimento genico orizzontale 

L'equipe guidata dal professor Claude dePamphilis, della Penn State University, ha scoperto con sorpresa che nel DNA della cuscuta ci sono moltissimi geni estranei. A renderlo possibile è il cosiddetto trasferimento genico orizzontale, un meccanismo molto comune tra i microbi e molto più raro altrove, che consente lo spostamento di materiale genetico da un organismo a un altro. "Non vediamo molti esempi di trasferimento genico orizzontale in organismi complessi come le piante", ha detto dePamphilis, "e quando lo vediamo, il materiale genetico trasferito non viene generalmente utilizzato".

Non si butta via nulla 

Lo studio ha evidenziato che la cuscuta non solo fa incetta di geni altrui, ma li "ricicla" anche per svolgere un elevato numero di funzioni vegetali, tra cui lo sviluppo di sistemi difensivi contro gli aggressori. Delle 108 sequenze geniche individuate, molte sembrano inoltre provenire da un passato remoto, a dimostrazione che nel corso dell'evoluzione la pianta ha saputo conservare le sequenze più utili.

Scambio (quasi) alla pari?

Il team della Penn State University vuole ora scoprire se alcuni geni fanno il tragitto inverso, passando dalla cuscuta all'ospite. Che tradotto, significa comprendere se si tratti di vero e proprio "vampirismo" o di un comportamento parassitario che nasconde quanto meno uno scambio di benefici.
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