Venerdì 19 Aprile 2024

Cristina D'Avena disco d’oro, 36 anni dopo

La sua canzone 'Occhi di gatto', uscita in vinile nel 1985, è ancora fra le hit

Cristina D'Avena

Cristina D'Avena

Ci sono intere generazioni che non riescono a togliersi dalla testa quel refrain – “O O O Occhi di gatto, O O O Occhi di gatto, è questo il nome del trio compatto, son tre sorelle che han fatto un patto…” – e che continuano a canticchiarla sotto la doccia o ai ritrovi tra amici appena scatta la fase karaoke. Non è un caso, quindi, che a distanza di trentasei anni dalla sua prima pubblicazione in vinile, la sigla Occhi di gatto, cantata dalla sempre giovane Cristina D’Avena, venga certificata disco d’oro dalla Fimi nella sezione singoli online per lo streaming e il download digitale nella settimana n. 52 del 2021.

Un meritato traguardo per un brano che, come dicevamo, è ancora amatissimo da milioni di appassionati, conosciuto e tramandato da intere generazioni di bambini e non. La canzone fu scritta da Alessandra Valeri Manera e composta da Ninni Carucci su etichetta Rti.

Cristina, la mamma di tutte le sigle di cartoon, bolognese doc che sprizza gioia di vivere da tutti i pori, ha commentato attraverso i propri social il suo entusiasmo per il riconoscimento appena ricevuto: "Ragazziiii! Mi hanno appena comunicato che il brano Occhi di gatto è stato certificato oro! Sono contentissima che questa sigla sia nel cuore di milioni di italiani! Grazie mille a tutti voi, al maestro Ninni Carucci e alla grande Alessandra Valeri Manera... Vi amoooo!"

La serie, composta da Hideo Takayashiki, Juniji Iooka e Keisuke Fujikawa è la trasposizione in tv di un manga shōnen scritto e disegnato da Tsukasa Hōjō, pubblicato in Giappone sulla rivista Shōnen Jump di Shūeisha dal 1981 al 1985. In Italia è stato pubblicato, in seguito alla serie animata, andata in onda per la prima volta il 15 settembre 1985, da Star Comics dall’aprile 1999 al settembre 2000 sulla collana Starlight.

Le sorelle Kisugi (Tashikel, in Italia), Hitomi (Sheila), Rui (Kelly) e Ai (Tati), gestiscono un bar chiamato 'Cat’s Eye' (Occhi di gatto). In realtà le tre ragazze sono una banda di ladre dedita al furto di opere d’arte, anch’essa chiamata 'Cat’s Eye', non per lucro ma per ritrovare il loro amato padre scomparso, il famoso artista degli anni ‘40, Michael Heinz. A dare la caccia alle tre Gatte c’è l’ispettore Toshio Utsumi (Matthew Hisman, in Italia), che puntualmente non riesce mai a catturarle. Nella prima puntata le tre sono alle prese con il furto di un gioiello, che viene rubato da Sheila e Kelly. Ne nasceranno avventure degne di una spy story.

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