Cremonini sogna: "Imola è il mio Everest"

Domani sera il cantautore chiude il tour negli stadi con il raduno all’autodromo: "Realizzo il desiderio più grande: sarà la vetta della mia carriera"

Cesare Cremonini, 42 anni, chiude il tour dell’estate domani a Imola

Cesare Cremonini, 42 anni, chiude il tour dell’estate domani a Imola

Imola (Bologna), 1 luglio 2022 - Cesare Cremonini fa una pausa. Deglutisce: "Questa sarà la punta dell’Everest della mia carriera". Davanti a lui, all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, una spianata di cemento arroventata. Trecento metri di sudore e gloria, idrocarburi e musica: domani sera il cantautore bolognese chiude qui un tour estivo che ha riempito gli stadi, in un evento per oltre 70mila persone di cui Qn - il Resto del Carlino è media partner.

Cremonini, qual è il significato della sua presenza all’autodromo di Imola?

"Imola e l’autodromo raccoglieranno migliaia di persone da tutt’Italia, ma qui gioco in casa: è la mia regione, c’è la mia Bologna, un contesto ancora più emozionante, una scenografia perfetta".

Prima di lei hanno suonato a Imola, in poche settimane, Vasco Rossi e i Pearl Jam. E in passato Miles Davis, Metallica, Rem. E la lista è lunga.

"Per me è una grande responsabilità. È il primo grande raduno che mi riguarda, a conclusione di un tour negli stadi: ho coscienza di dove mi trovo, ce l’ho totalmente. Per questo è molto importante rispettare questo luogo, sia da parte mia sia da parte del pubblico. Ma qui mi sento a mio agio, corono un grande sogno, quello che ho sognato fin dall’inizio della mia carriera. Sarà come salire sulla cima di una montagna".

Lucio Dalla sarà centrale anche qui: i fan all’Olimpico a Roma e a San Siro a Milano si sono già commossi per il duetto virtuale che lei ha voluto. Non è un caso che quest’anno ricorrano i dieci anni dalla scomparsa e che Bologna sia a due passi.

"Non è un omaggio. È proprio un duetto-live. È un miracolo che si accende per una notte, si compie nella maniera più emozionante e rara".

Cosa fa?

"Portare Lucio “con noi“ era una idea, anzi un sogno, che ha reso il tour più grande e importante. È un atto civile: tramandare le sue canzoni e portarle con emozione e passione a un pubblico trasversale, dai bambini di tre anni a quelli più cresciuti, è splendido. Io e Lucio cantiamo insieme Stella di mare".

Insieme?

"Sì, d’accordo con la società Pressing, la Sony, e la Fondazione Dalla, in un percorso fatto con entusiasmo, fiducia e riconoscenza, abbiamo estratto la traccia della voce originale del brano da Lucio Dalla, album del 1979. L’abbiamo usata e trasformata per un live".

Perché quella canzone?

"Di Stella di mare mi colpisce la potenza della voce: ha un carico aerodinamico che mi ha emozionato. Ecco, pensare di scatenare questa emozione con migliaia di watt in uno stadio o un autodromo, è un’infinita bellezza".

Il suo tour ha segnato anche il ritorno alla musica suonata in presenza.

"La riscoperta del lasciarsi andare, delle giornate calde, faticose ma che ti restano per sempre dentro, lo scaricare tensioni, l’immagazzinare ricordi bellissimi con amici, famiglie, sudati e innamorati, è un’emozione tangibile. Un’unione collettiva di migliaia di persone che si ritrovano".

E l’autunno?

"Questo è uno spettacolo vero e proprio, merita di tornare al pubblico dei palasport in autunnoinverno. Il pubblico lo sta chiedendo: quando accade questo miracolo è una coincidenza fantastica e che va ascoltata".

Lei è molto cambiato negli anni. E il suo pubblico?

"Si è molto allargato, ho coinvolto più generazioni. Per quello siamo andati negli stadi. Ho scritto canzoni conosciute che fanno parte dell’immaginario collettivo: quando passi di generazione in generazione è fantastico, è un sogno che si avvera. Essere una voce significa fare parte di migliaia di persone diverse fra loro. È anche una responsabilità".

E questo come la fa sentire? Lei ha raccontato senza problemi anche le sue fragilità.

"Quando c’è un concerto io non ho paura. Ricevo dal pubblico un così vasto carico di energia che convivo con essa. Quando finisce, torno ad avere le stesse fragilità di tutti. Ho voglia di continuare a crescere, dare alla vita il 100%, ai lati positivi e a quelli negativi, ai ricordi, alle paure, all’erotismo, alla spensieratezza. Scrivere insieme con il pubblico una... colonna sonora".