Martedì 23 Aprile 2024

Cowgirl o futurista, finalmente la donna è libera

In passerella Luisa Spagnoli, Laura Biagiotti, Chiara Boni e Hui: le stiliste reinventano una femminilità tutta limpidezza e impegno

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di Eva Desiderio

MILANO

La moda nel cuore delle donne, oltre che nella testa. Un’attenzione diversa nel pensare la donna, mai grottesca o camuffata, talvolta perfino leggermente severa ma sempre discreta e limpida accomuna molti brand che hanno la direzione creativa al femminile, dai tempi di Coco Chanel a oggi con marchi come Luisa Spagnoli, Chiara Boni, Laura Biagiotti e il brand cinese Hui disegnato dalla designer Huizhou Zhao, che ieri hanno dimostrato qui alla Milano Fashion Week come ci si può ancora vestire divertendosi, con lievità e con impegno civile e sociale.

Felicissimo il debutto nel Calendario della Camera della Moda di Luisa Spagnoli a Palazzo Isimbardi, con la presidente e ad Nicoletta Spagnoli che alla fine riceve dal figlio Nicola Barbarani un mazzo di affettuosissimi fiori. Una festa del Made in Italy e della fantasia che stavolta ha portato l’imprenditrice e direttrice creativa del brand fondato a Perugia dall’antenata Luisa in un immaginario West, con musiche da film di Leone e cowgirl con cappello da rodeo e giacche di pelle con le frange. "Innoviamo da generazioni e continuiamo a farlo – spiega Nicoletta Spagnoli dopo gli applausi – e ora siamo felici di questa ripartenza e del rinnovato interesse delle clienti per la cerimonia. Si torna ad aver voglia di vestirsi bene e italiano!". I numeri delle vendite parlano chiaro. Semplici e pure le camicie di seta, idilliaci gli abiti bianchi di pizzo, seducenti i corsetti.

Chiara Boni festeggia 50 anni di moda con una collezione all’insegna della gioia colorata, e puntualizza: "Adesso bisogna pensare alle donne afgane, occuparsi di chi non ha più la libertà, di chi non ha istruzione. Mi viene da piangere se penso a quelle ragazze e al silenzio assordante che le circonda".

Lavinia Biagiotti Cigna ha sfilato giorni fa al Maxxi a Roma ("Che emozione") e ora replica online nel calendario milanese con i suoi colori e le stampe ispirati ai quadri di Giacomo Balla di cui mamma Laura e papà Gianni Cigna sono stati i più grandi collezionisti. Un defilè magico con la danza di Eleonora Abbagnato, per una moda che guarda al genio del Futurismo tra tute a disegni bluette, il mix audace di arancio e viola, i caftani rotanti come maxi fiori.

Arriva da Wuhan la stilista cinese Huizhou Zahao, 49 anni. "La collezione si ispira a un’antica scrittura che le donne cinesi usavano segretamente per comunicare tra loro. Ora questi segni che hanno permesso loro di emanciparsi sono ricami e stampe sui miei abiti, perché la memoria va coltivata. E quella delle donne di più". Tra tessuti cangianti, spalmature argentate, kimono preziosi.

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