Foto: Netflix
Sappiamo bene che Netflix cancella show senza farsi troppi problemi, ma nel caso di 'Cowboy Bebop' si tratta di una decisione che fa rumore, perché il colosso dello streaming aveva puntato molto sull'adattamento con attori in carne e ossa della celebre serie animata e perché la campagna di lancio aveva lasciato intendere che le previsioni di successo fossero buone. Invece il pubblico non ha gradito e la serie TV space/western non è mai veramente decollata. Risultato: a sole tre settimane dal debutto online, avvenuto il 19 novembre, i dati di visione hanno spinto la grande N a chiudere baracca e burattini, ingoiando il rospo (anche perché il progetto era ambizioso e costoso).
La serie tv 'Cowboy Bebop' è stata cancellata da Netflix
Al di là dello scarso apprezzamento da parte della critica, che conta solo fino a un certo punto, l'elemento determinante per la cancellazione è stata la risposta degli abbonati. Secondo i dati di Netflix, nella prima settimana dalla pubblicazione 'Cowboy Bebop' ha accumulato quasi 74 milioni di ore di visualizzazione nel mondo, ma nella settimana successiva i numeri sono crollati del 59%: il dato testimonia che l'attesa era alta, ma la qualità del prodotto non ha soddisfatto, non è scattato il passaparola, chi ha iniziato a vedere gli episodi della prima stagione non l'ha terminata e insomma lo sperato successo non c'è stato. In molti paesi la serie TV non è mai salita in vetta alla classifica dedicata ai titoli più visti. A conferma di quanto Netflix aveva investito in 'Cowboy Bebop' c'è il fatto che già si era parlato di una possibile seconda stagione e che la prima termina in maniera molto aperta, con l'ingresso in scena di un personaggio iconico dell'anime. Ma, appunto, il rapporto fra costi e visualizzazioni è risultato negativo e quindi tutti a casa: 'Cowboy Bebop' rientra così nel novero dei progetti che hanno tentato, fallendo, di adattare per il grande o piccolo schermo un anime in forma di film o serie TV con attori in carne e ossa. Vedi ad esempio 'Dragon Ball Evolution' (2009), 'Ghost in the Shell' (2017) e il film Netflix 'Death Note' (2017).
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