Venerdì 19 Aprile 2024

Covid, il trasformista. L’arte di cavarsela tra varianti e tamponi

I contagi dell’ultima ondata estiva del Covid-19 sono saliti a livelli vertiginosi sotto la spinta della Omicron. Ora siamo in fase calante ma come sulle montagne russe, già si intravede il prossimo scossone, la variante Centaurus, dopodiché inizia la stagione dei raffreddori e alla fine, con l’influenza, saremo punto e daccapo. Sono aumentate le reinfezioni, le ricadute sul totale dei casi segnalati in Italia. Le vaccinazioni dei mesi scorsi scongiurano complicanze e ricoveri, ma proteggono fino a un certo punto in presenza di mutazioni, specie se sono trascorsi mesi dall’ultima somministrazione: da qui la raccomandazione a rinnovare le difese con una quarta dose. Abbiamo imparato sulla nostra pelle a convivere con un virus trasformista guastafeste, a destreggiarci tra isolamenti, tamponi, antinfiammatori, saturimetri. Nel far fronte a questa fase particolare della pandemia, gli specialisti della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) hano aggiornato il loro decalogo, invitano a consultare il medico di famiglia con rinnovata fiducia e attenersi alle prescrizioni. L’infezione da Sars-CoV-2 richiede massima attenzione per i soggetti più vulnerabili, anziani, fragili e immunodepressi, ricorda Ignazio Grattagliano, coordinatore delle attività anti-Covid del sodalizio scientifico.

 

"Sono in sperimentazione vaccini aggiornati, antivirali e monoclonali – evidenzia Claudio Cricelli, presidente Simg – mentre le terapie già disponibili dovrebbero essere maggiormente utilizzate". Occorre continuare a mettere in sicurezza i centri assistenziali, luoghi di ritrovo e trasporti. Non solo Covid, aggiungiamo noi, il ritorno alla socialità mette in moto tanti altri virus che possono causare epatite, meningite, polmonite, per non parlare dei batteri responsabili delle malattie sessualmente trasmesse. Le vaccinazioni disponibili vanno fatte per tempo, senza esitare. "La pandemia non deve distogliere l’attenzione dall’influenza, che d’inverno potrà tornare a colpire duramente". A rimarcarlo, con Cricelli, sono gli infettivologi della Simit e il presidente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), Antonio Ferro, che considera "sicura e importante" la doppia somministrazione combinata in autunno, anti-Covid e antinfluenzale.

 

Leggi l'approfondimento:

Influenza e Covid, l'appello del presidente della Società Italiana di Igiene

 

Tornando alla pandemia, occorre tenere separati i casi sospetti, potenziali diffusori. Per questo, negli studi dei medici di famiglia, dovrebbero arrivare solo pazienti su prenotazione, evitando di presentarsi senza preavviso, e scongiurando l’affollamento delle sale d’attesa. Per quanto riguarda le precauzioni nei confronti delle persone potenzialmente contagiate, i medici devono sospettare un caso di Covid ogni volta che un assistito riferisce sintomi caratteristici (tosse, stanchezza, dolori diffusi, febbre alta) e richiedere un tampone di verifica, evitando il contatto diretto con pazienti potenzialmente infetti, che potranno essere gestiti e monitorati a distanza per via telefonica.

 

In casi particolari, quando il medico non può o non deve sottrarsi alle visite domiciliari, occorre pur sempre mantenere una distanza di sicurezza dai soggetti da esaminare, visitarli con adeguati dispositivi (guanti, mascherine FFP2, occhiali o visiera). Disinfettare mani e strumentario dopo ogni visita, e in presenza di un portatore sintomatico del virus valutarne subito la sua vulnerabilità, nel caso avviare quanto prima le prescrizioni. Nel paziente infetto evitare l’uso inappropriato di farmaci quali antibiotici, eparine, cortisonici, ossigenoterapia: sono soluzioni di seconda istanza che vengono buone eventualmente in sede ospedaliera, o nei casi più complessi.

 

L’elenco delle considerazioni non finisce qui. Torneremo a parlare di medicina generale nel numero di Salus in edicola domenica 21 agosto con i nostri quotidiani, raccontando come cambia l’ambulatorio con la diagnostica di primo livello: spirometria, ecografia, elettrocardiogramma e altri accertamenti.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro