Un uomo ha vissuto tre mesi in aeroporto per paura del Covid

Da ottobre a gennaio all'aeroporto O'Hare di Chicago per paura di contagiarsi sul volo di ritorno: è questa la giustificazione fornita da Aditya Singh, protagonista di una storia a tratti surreale

Foto: MivPiv / iStock

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Un uomo ha vissuto per tre mesi all’aeroporto di Chicago per paura di essere contagiato dal Coronavirus. È la storia di Aditya Singh, disoccupato di 36 anni residente in California, che dal 10 ottobre 2020 al 16 gennaio 2021 è rimasto in un’area riservata dell’O'Hare International Airport senza mai uscire dalla struttura. L'uomo si è giustificato con gli inquirenti confessando di avere troppa paura di tornare a casa in aereo per via del Covid.

Per tre mesi in aeroporto grazie al badge di un dipendente 

Aditya Singh è arrivato all'aeroporto di Chicago (ancora non si sa per quale ragione) lo scorso 10 ottobre con un volo da Los Angeles. Poche ore dopo il suo sbarco nella metropoli dell'Illinois, l’uomo avrebbe trovato il badge di uno dei responsabili delle operazioni aeroportuali, ottenendo così l'accesso a una zona dell'aeroporto riservata ai dipendenti. Forse a causa della mascherina, i controlli non hanno mai notato la differenza tra il suo volto e la foto sul badge, cosa che gli ha consentito di rifugiarsi nella struttura per tutto questo tempo.

Stando alle ricostruzioni del Guardian, Singh è riuscito il più delle volte a sfamarsi grazie alla generosità di alcuni passeggeri, che gli hanno offerto da mangiare. La sua avventura aeroportuale si è interrotta il 16 gennaio quando è stato fermato da un paio di addetti della United Airlines, i primi in più di tre mesi a chiedergli il documento di identità. Il 36enne, che non ha precedenti penali, è stato arrestato.

 

Le accuse e il problema della sicurezza

Quello che sembra un racconto insolito e curioso, è in realtà un caso che sta creando clamore per una questione di sicurezza: un perfetto sconosciuto è riuscito a vivere in un’area protetta di un aeroporto internazionale senza mai essere sottoposto a controlli: "La corte trova questi fatti e queste circostanze abbastanza scioccanti per il periodo di tempo in cui ciò si è verificato. Gli aeroporti dovrebbero essere dei luoghi sicuri, in cui le persone si sentono protetti. Singh poteva rivelarsi un pericolo per la comunità”, ha detto Cook Susana Ortiz, la giudice che ha interrogato Singh. Al momento, l'uomo è accusato di furto e di violazione di area riservata. La prossima udienza si terrà il 27 gennaio.

 

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