COSÌ SI NAVIGA CON CLASSE

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"L’idea di entrare nel mondo nautico ci è venuta otto anni fa. Il Gruppo Azimut-Benetti ci contattò per domandarci se eravamo interessati all’arredo degli interni delle loro prestigiose barche e subito dopo abbiamo cominciato a presentare i primi progetti", racconta Filippo Ricci, direttore creativo dell’azienda internazionale di moda maschile fondata dal padre Stefano Ricci con la moglie Claudia nel 1972, che guida la maison fiorentina insieme al fratello Niccolò Ricci che è l’amministratore delegato. I due fratelli hanno raccolto con grinta e passione il testimone dal padre Stefano che è il presidente che sovrintende a tutto il lavoro, creativo e di business, di questa azienda dell’eccellenza che ha fatto del vero "fatto in Italia" la sua bandiera nel mondo.

Dopo le cravatte, che hanno decretato in anni lontani il successo strepitoso del brand, dopo l’alta sartoria fatta a mano, dopo la maglieria e la pelletteria eccelsa, gli occhiali, le calzature, le borse da lavoro ineguagliabili in coccodrillo da favola, dopo gli arredi per le case più belle del mondo, ecco i salotti che galleggiano sul mare degli yacht che fanno sognare e che i grandi clienti della Stefano Ricci vogliono personalizzare con le icone di uno stile che ha pochi eguali.

"Abbiamo cominciato con l’impronta del babbo – dice Filippo Ricci che è anche direttore creativo e amministratore delegato dell’Antico Setificio Fiorentino fondato nel 1786 che l’azienda di famiglia ha acquisito nel 2010 – e io e lui abbiamo lavorato con un super esperto come l’architetto Luca Dini che da molti anni disegna superyacht e si occupa del loro interno ed esterno. Uno dei lavori più belli è stato quello su un 43 metri di nome “Nameless” per MondoMarine, con interni che raccontano il nostro gusto per la radica negli arredi, l’impiego del più prezioso coccodrillo per i divani, i pavimenti di travertino alleggerito ad arte con brevetto dagli esperti delle cave di Carrara, e i “vestiti” di velluto ed ermesino coi tessuti dell’Antico Setificio Fiorentino".

Interni lussuosi e confortevoli, specchio dello stile di Stefano Ricci che veste gli uomini più eleganti ed esigenti del mondo, e particolari d’arte come gli oggetti di arredamento in cristallo o in argento cesellato a mano nello stabilimento che guarda Fiesole, alle porte di Firenze. "Per un 61 metri come il Sara Star abbiamo creato anche tende di seta, lenzuola, copripiumini per le cabine – continua Filippo Ricci che è appassionato di mare e di nautica, una passione condivisa col fratello Niccolò dopo le vacanze in gioventù con babbo Stefano e mamma Claudia sul Molinari da corsa che ora riposa a Rapallo – e cuscini e divani in ermesino con riflessi metallici, una nostra specilizzazione innovativa sugli antichi telai del Setificio. Poi abbiamo arredato in bianco e azzurro mare a righe anche la barca di Andrea Bocelli che è un amico di famiglia e che veste nel privato e sui palcoscenici del mondo con gli abiti firmati Stefano Ricci".

Eva Desiderio

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