di Riccardo Jannello
Viaggiare in modo trasgressivo ma senza correre pericoli: Pietro Tarallo ci spiega come si fa in ’Viaggio nei costumi sessuali. 86 Paesi tra diritti e divieti, trasgressioni e curiosità’ (Erga), 500 pagine con QrCode che introducono a foto e video. Tarallo, 83 anni, ha raccontato il mondo in più di ottanta volumi. Fra i primi attivisti omosessuali, indaga non solo il costume e la società, ma anche la situazione delle comunità LGBTQIA+.
Tarallo, perché una guida ai costumi sessuali?
"Viaggiando ci si confronta con le esperienze sessuali; avevo una cinquantina di racconti, ma l’editore ha voluto legarli anche alla cronaca, ai diritti riguardanti principalmente due settori molto esposti della società: le donne e le comunità omosessuali, lesbiche e transgender".
Le donne sono perseguite?
"Nei Paesi canaglia vivono situazioni disastrose. In Afghanistan col ritorno dei talebani hanno perso qualsiasi diritto e la loro sessualità viene negata: per un rapporto extra-coniugale vengono lapidate senza pietà".
I talebani trattano ugualmente gli omosessuali?
"Per loro la sofferenza è quasi più atroce: gli vengono fatti cadere addosso muri pericolanti e sono lasciati ad agonizzare".
A divieti come andiamo?
"Anche in questo caso colpiscono soprattutto le donne: come nei Paesi islamici e soprattutto africani dove il divieto al piacere viene perpetrato con le escissioni sessuali in nome di una tradizione patriarcale e maschilista che ha sempre portato le donne a esserne escluse".
Il libro parla di trasgressioni: il mondo ne è pieno?
"Ho dedicato tutta una parte al glossario del sesso che ormai è fluido. Molti Stati americani e il Nord Europa vivono le trasgressioni all’aria aperta; anche in Spagna e in Francia ci sono zone franche per sperimentare le situazioni più piccanti, come la spiaggia nudista di Cap d’Agde. E poi la Giamaica dove alberghi di lusso propongono ogni tipo di... vacanza".
Le curiosità che più l’hanno colpita?
"Che ovunque nel mondo i giochi sessuali stanno andando alla grande: un’azienda milanese produce gioielli a forma di stimolatori sessuali".
E qualcosa che l’ha fatta sorridere?
"La Candelora al santuario della Madonna di Montevergine a Mercogliano in provincia di Avellino con la processione dei femminielli, un pride ante litteram".
Curiosa anche la situazione dell’Argentina: il tango che ruolo ha avuto?
"Ha stimolato il mondo gay; i primi immigrati, solo uomini, andavano nelle balere e la sessualità era omoerotica. A Buenos Aires c’è una stazione della metro dedicata a Carlos Iaregui, colui che ha creato la comunità omosessuale in una società che era profondamente maschilista".
Il turismo sessuale è una piaga?
"Soprattutto quando ne sono oggetto i minori: i pedofili sono i veri terroristi del piacere".
Si può trasgredire senza pericoli?
"Usando le maggiori accortezze, evitando offerte strane, controllando le informazioni e stando in guardia dal piacere troppo facile".
Lei è un viaggiatore: che cosa la distingue da un turista?
"Che amo le altre culture, osservo senza giudicare e sono libero di pensiero".