Martedì 16 Aprile 2024

A Parigi con pinne, fucile e occhiali: "Presto faremo il bagno nella Senna"

La vecchia promessa di Chirac potrebbe diventare realtà nel 2024. La sindaca Hidalgo: "Entro le Olimpiadi"

Il rendering della Senna, agghindata per i Giochi olimpici del 2024

Il rendering della Senna, agghindata per i Giochi olimpici del 2024

Parigi, 27 marzo 2023 - Per i sindaci di Parigi, vai a sapere perché, fare il bagno nella Senna è sempre stato l’obiettivo assoluto, la meta suprema, quasi la consacrazione di un trionfo: una sfida impossibile, considerando i milioni di batteri e le migliaia di pantegane che vi navigano indisturbate dalla Bastiglia alla Tour Eiffel…

Il primo a tentare la prova fu Jacques Chirac: "Vi prometto che entro tre anni nuoterò nelle acque della Senna", disse durante la campagna elettorale del 1988. Non sappiamo se le sue parole ebbero un peso sull’esito del voto, ma sta di fatto che venne eletto e lasciò l’Hotel de Ville per trasferirsi all’Eliseo. Naturalmente non mantenne la promessa: o meglio, tentò di farlo venti anni più tardi, in una gelida mattina di novembre, quando si calò in acqua in costume da bagno davanti ai turisti sbalorditi che passeggiavano sul quai Conti. L’esperienza fu breve: l’allora ottantenne presidente venne rapidamente tratto in salvo dalla Brigata fluviale e consegnato alla burbera moglie Bernadette, che gliene disse di tutti i colori.

Dopo Chirac un altro sindaco, il socialista Bertrand Delanoë, vagheggiò l’idea di rendere "potabile" la Senna. Disse perfino che secondo le analisi la varietà dei pesci in circolazione nel fiume era fortemente aumentata, prova che il trattamento di bonifica da lui varato stava funzionando. Il bagno nella Senna però Delanoë non lo fece mai, né da solo né davanti a testimoni: troppo rischioso, visto che l’inquinamento in realtà persisteva.

Adesso scende in pista un altro sindaco, Anne Hidalgo, anche lei socialista. Politicamente demolita dai risultati delle presidenziali 2022 (ottenne appena l’1,7 per cento dei voti), sta cercando una rivincita; ed ecco che anche lei rispolvera il vecchio sogno della Senna "balneare": da realizzare – afferma – entro la scadenza dei Giochi olimpici 2024. "Impossibile, manca il tempo necessario", replicano gli scettici. Ma lei insiste: le gare di triathlon e di nuoto in acque libere si faranno nella Senna, nel tratto fra gli Invalidi e la Tour Eiffel.

Il fatto che i test realizzati per le prove di due anni fa abbiano rivelato un tasso proibitivo di contaminazione fecale e batterica, non è considerato determinante: esiste infatti un progetto da 45 milioni di euro per il trattamento delle acque e la costruzione di bacini di stoccaggio e depurazione, spiega il responsabile dei giochi olimpici e della Senna Pierre Rabadan. Senza contare – aggiunge – i 264 milioni di euro stanziati per costruire nuovi collettori fognari. "Se entro il 2024 riusciremo a eliminare i tre quarti dell’inquinamento, potremo davvero nuotare nella Senna", conclude.

E pensare che, in passato, quel che oggi sembra un miraggio era la realtà di tutti i giorni. Nel 1900 le gare di nuoto dei Giochi olimpici si svolsero senza problemi nella piscina galleggiante Deligny, costruita un secolo prima sulla riva sinistra della Senna, poco lontano da place de la Concorde. Frequentata nel corso degli anni da centinaia di migliaia di parigini, divenuta anche "alto luogo di esposizione dei seni nudi a Parigi", ospitava regolarmente i défilé di moda per i costumi da bagno. Resistette anche dopo che il prefetto di Parigi, nel 1923, vietò la balneazione nel fiume; la gente continuò a andare alla Deligny per abbronzarsi, per l’aperitivo, per ritrovarsi con gli amici. Poi, l’8 luglio 1993, la manovra sbagliata di una grossa chiatta segnò la condanna della piscina galleggiante, che affondò in meno di un’ora e non venne mai più ricostruita.

 

 

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