Giovedì 18 Aprile 2024

Collezione Casamonti, apre a Firenze la casa dei capolavori del '900

Quasi un museo, un nuovo spazio per l’arte contemporanea ricco di sculture e dipinti: capolavori di de Chirico, Picasso, Max Ernst, Lucio Fontana, Andy Warhol, Alberto Burri e molti altri

Renato Guttuso, fiasco candela bollitore,1940-41. Collezione Roberto Casamonti, Firenze

Renato Guttuso, fiasco candela bollitore,1940-41. Collezione Roberto Casamonti, Firenze

Firenze, 23 marzo 2018 - Sboccia un nuovo museo sulle rive dell’Arno: Boldini, Balla, Morandi, de Chirico, Savinio, Burri, Fontana e poi Picasso, Leger, Chagall, Ernst, Kandinsky sono solo alcuni dei maestri che, grazie alle loro opere,  danno vita al primo nucleo della galleria messa a disposizione dei visitatori per un intero anno da un moderno mecenate. Negli spazi sapientemente restaurati di Palazzo Bartolini Salimbeni, edificio tardo rinascimentale di piazza Santa Trinita, a un passo dalla griffatissima via Tornabuoni, Roberto Casamonti ha infatti apero la  ricchissima “Collezione” (www.collezionecasamonti.com) che porta il suo nome e che resterà aperta da domenica 25 marzo - giorno dell’inaugurazione al pubblico - fino al 10 marzo 2019. Un ritorno alle origini: proprio in questa magnifica via Roberto Casamonti aveva fondato nel 1981 la galleria Tornabuoni Arte oggi diventata un influente network articolato in sette spazi fra l’Italia e l’estero (tra Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans-Montana in Svizzera, Parigi, Londra).

Frutto di anni di appassionate ricerche del gallerista, la Collezione Casamonti sarà esposta in due sezioni: in questa prima parte gli artisti agli esordi del ’900 e fino ai primi anni ’60, in seguito verrà allestita una seconda tranche con gli artisti dal 1960 ai nostri giorni.  Si schiude un nuovo scrigno interamente dedicato all’arte contemporanea. Un nuovo spazio, ricco di sculture, dipinti e traboccante di capolavori firmati dai  protagonisti del Secolo Breve. L’esposizione permanente apre i battenti in Palazzo Bartolini Salimbeni: a curarla, l’Associazione per l’arte e la cultura nata per iniziativa del collezionista e fondatore della Galleria Tornabuoni, Roberto Casamonti. Dal domenica 25 marzo (con ingresso gratuito su prenotazione - telefono 055.602030, sito www.collezionecasamonti.com) alla visione del pubblico verrà offerto un itinerario di un centinaio di opere, raccolte da Casamonti in oltre 40 anni di attività nel settore: obiettivo, raccontare il viaggio e le correnti dell’arte del ’900 dal suo inizio agli anni ’60.  Tra i pezzi più conosciuti, in mostra vi sono “Ettore e Andromaca” di Giorgio de Chirico (così come la sua “Piazza Italia” con piedistallo vuoto), “Jackie” di Andy Warhol, i “Due piccioni” e “Lotta tra un fauno e un centauro” di Picasso e un’intera sala dedicata ai celebri “Concetti spaziali” di Lucio Fontana

A dare il benvenuto ai visitatori, due imponenti sculture, rispettivamente di Arnaldo Pomodoro e Giorgio de Chirico; l’itinerario si snoda poi dalle tele primonovecentesche di Boccioni, Balla, Soffici fino ad addentrarsi e variegarsi nelle numerose e multiformi avanguardie del secolo, accompagnando il visitatore fino alle sperimentazioni con la materia grezza di Alberto Burri (presente con tre opere, “Combustione”, “Rosso Nero” e “Sacco”) e le stilizzazioni “Jazz” di Kounellis. Moltissimi i grandi maestri rappresentati lungo il percorso: dal lirico “Angelo azzurro” di Casorati, all'intensa natura morta di Guttuso “Fiasco candela e bollitore”, con evidenti tracce di modernità all'interno del soggetto, e ancora gli “Animali nella foresta” di Max Ernst (oltre all’iconico “Donna Casa Passero”) a cui fanno da contarltare le catene e i frammenti metallici della cinetica “Berlino” di Emilio Vedova, il pacco bianco con ceralacca della serie di opere acromatiche di Piero Manzoni. Quasi un dialogo artistico con la mostra “Nascita di una Nazione - Tra Guttuso, Fontana e Schifano” appena inaugurata e in corso nel vicinissimo Palazzo Stozzi. E ancora lavori di star dell’arte contemporanea come Marini, Savinio, Klee, Chagall, Kandinsky, Matta, Capogrossi, Castellani.

 

«La collezione  si appresta a qualificarsi come una delle maggiori raccolte d’arte moderna e contemporanea aperte al pubblico esistenti in Italia»,  spiega il critico e curatore scientifico Bruno Corà. «Per un anno saranno esposte circa cento opere comprese fra la fine dell’Ottocento e i primi Anni Sessanta del ventesimo secolo, poi toccherà ad altrettante distese fra il 1960 e i giorni nostri - interviene Roberto Casamonti - . Ci saranno opere di Boetti, Kiefer, Calzolari e tanti, tanti altri, inclusi molti artisti giovani. E dal 2020 apriremo anche alle mostre personali». 

 

«Museo privato? Troppo buoni - sorride Roberto Casamonti, ndr - . Q uesto non è un museo, la definisco semplicemente “Collezione Roberto Casamonti”, gestita da un’Associazione culturale che non ha alcuno scopo di lucro e volta a far conoscere meglio l’arte moderna e contemporanea anche attraverso presentazioni di libri, seminari, borse di studio per giovani artisti. Amo moltissimo queste opere e vorrei che rimanessero alla mia famiglia, ma sento l’esigenza che non restino chiuse nelle nostre case per essere invece esposte al pubblico. Desidero mostrare le scelte di una vita sperando che Firenze e tutti i visitatori possano apprezzare questo spazio. Corà dice che il mio è un autentico gesto da mecenate, un atto di riconoscenza verso la mia città, ma io...  arrossisco». Per giudicare, non resta che aspettare domenica 25 marzo e fissare una visita.

 

Vademecum

Collezione Roberto Casamonti

Palazzo Bartolini Salimbeni, piazza Santa Trinita 1, Firenze

Informazioni e prenotazioni: www.collezionecasamonti.com Tel. 055.602030 [email protected] [email protected] Orari di apertura pubblico: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle ore 11.30 alle ore 19.00, chiusura biglietteria ore 18.30

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