Martedì 23 Aprile 2024

Si può trasformare la CO2 in eccesso in vestiti e imballaggi

Una ricerca giapponese descrive un particolare polimero che assorbe l'anidride carbonica, per poi essere riciclato in vari modi

Vestiti dalla CO2

Vestiti dalla CO2

La lotta ai cambiamenti climatici vede sempre più scienziati impegnati nella ricerca di nuovi approcci per ridurre la CO2 atmosferica, una delle principali cause del global warming. L'ultima soluzione è stata descritta sulla rivista Nature Communications, dove si parla della possibilità di trasformare l'anidride carbonica in eccesso in un materiale organico, utile ad esempio per gli imballaggi o l'abbigliamento. Il lavoro del team dell'Università di Kyoto, in Giappone, si basa su un cosiddetto polimero di coordinazione poroso (PCP) costituito da ioni di zinco, che catturano selettivamente la CO2. Di per sé, l'idea di sequestrare l'anidride carbonica non è certo una novità, ma questa tecnologia sembra farcela senza sprechi di energia e con un'efficienza complessiva 10 volte superiore rispetto ad altre soluzioni simili. Semplificando al massimo, il PCP funziona come un setaccio molecolare, che riconoscere le molecole di CO2 per la loro dimensione e forma. Una volta terminato il lavoro di aspirazione, il polimero non deve essere buttato, ma è pronto a tornare in servizio, dato che la sua efficienza rimane inalterata anche dopo oltre 10 cicli di utilizzo. In alternativa, il composto può essere riciclato sotto forma polimero organico, venendo convertito in poliuretano da impiegare in molti settori, tra cui accessori di abbigliamento, guarnizioni e imballaggi flessibili. Al pari di altre innovazioni, anche quella proposta dell'Università di Kyoto deve superare la prova più impegnativa, che consiste nel riuscire a lavorare su larga scala. Tuttavia le ricerche in fase di sviluppo sembrano seguire una strada ben precisa, che fa trapelare barlumi di speranza per il futuro. "Uno degli approcci più ecologici per la cattura della CO2 prevede di riciclarla in sostanze chimiche di alto valore", sottolinea il Susumu Kitagawa, esperto di chimica dei materiali presso l'Università di Kyoto.
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