
L’acclamato maestro Steven Isserlis, uno dei due unici violoncellisti viventi inclusi nella Hall of Fame di ’Gramophone’, sarà fra i...
L’acclamato maestro Steven Isserlis, uno dei due unici violoncellisti viventi inclusi nella Hall of Fame di ’Gramophone’, sarà fra i protagonisti delle giornate conclusive di ’Nume Academy & Festival’ che riunisce a Cortona (Arezzo) stelle della classica e giovani talenti: ai concerti dei grandi interpreti si affiancano infatti masterclass di alta formazione.
’Nume’ è un festival internazionale all’interno di un’accademia d’archi d’eccellenza: nato nel 2018 su iniziativa della violinista Natalie Dentini, e di un violinista rumeno-svedese di fama internazionale, il direttore artistico Vlad Stanculeusa, per il quarto anno ’Nume’ è di casa nello splendore di Cortona, borgo medievale di origine etrusca, patria di grandi pittori come Signorelli e Severini, incantevole connubio di paesaggi, storia e arte.
Sono arrivati anche dall’Australia, dal Canada e da Hong Kong i tredici giovani talenti selezionati (su più di 320 domande) per i corsi di formazione: unica italiana è la violoncellista siciliana Caterina Isaia, 22 anni già premiata in vari concorsi. Fra i docenti, anche la violinista statunitense Stella Chen, il violista Ettore Causa (italiano, docente alla Yale School of Music nel Connecticut) e il violoncellista danese Andreas Brantelid. Suoneranno insieme ai loro allievi al teatro Signorelli: stasera ’Slavic folk tales’ con Vlad Stanculeasa, Andreas Brantelid, Boris Kusnezow e sette giovani talenti, domani sera ’Romanticismo puro’ con il ‘clarinettista formidabile’ Tommaso Lonquich, Stella Chen, Ettore Causa e altri cinque giovani concertisti, poi domenica 29 il gran finale con Steven Isserlis e vari ‘friends’, Boris Kusnezow, Irène Duval, Stella Chen, Ettore Causa e Luis Cabrera.
Il festival poi proseguirà anche con ’Nume Risonanze’ che debutta in questa edizione e a luglio proporrà concerti nel cortile medievale di Palazzo Casali, sede del Maec e dell’Accademia Etrusca, e la chiesa di San Domenico: si ascolteranno anche il violoncellista Giovanni Gnocchi e il suo ensemble di sei violoncelli dell’Università Mozarteum di Salisburgo, e Onomeya, nome d’arte di Alfredo Ferre, violoncellista eclettico che, con le sue campane tibetane richiama un’antica pratica olistica.
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