di MANUELA SANTACATTERINA - «Da quando è morta mia madre ho avuto una sorta di crisi di mezza età anticipata perché mi sono resa conto di aver messo in discussione tante cose che facevo con il pilota automatico. Ristudiando la dinamica della vita di mia madre, le sue rinunce, i suoi sacrifici mi sono resa conto che volevo vivere la mia vita al meglio sia per me che per lei senza rinunciare a quello a cui aveva rinunciato lei». Stefania Spampinato racconta così a Hot Corn l’elemento autobiografico che l’ha spinta a confrontarsi con la sua prima regia, Zita Sempri, il bellissimo corto presentato in anteprima al Taormina Film Fest 68. La lettera d’amore di una figlia alla madre e vice versa, un dialogo a distanza, tra memoria e amore in cui l’attrice ha dimostrato di avere la stoffa necessaria per passare dietro la macchina da presa.
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