di MANUELA SANTACATTERINA - «The Last Black Man in San Francisco è stato così importante per me perché parla della mia città. È il luogo in cui sono nato e cresciuto. E mi ha riportato alla memoria la mia infanzia. E’ stato incredibile lavorare con giovani autori che nella loro sceneggiatura hanno rivisitato tutti i quartieri che ho vissuto, tutti i luoghi che hanno fatto parte della mia vita…». Danny Glover, quando lo incontriamo al Filming Italy Sardegna Festival al Forte Village di Cagliari, parla così a Hot Corn di The Last Black Man in San Francisco, diretto da un esordiente, Joe Talbot, e interpretato da due giovani talenti afroamericani, Jonathan Majors e Jimmie Fails. Ma l’attore, vera e propria icona del cinema, nella nostra intervista ha raccontato anche di quanto il cinema sia capace di abbattere barriere e di far capire al pubblico il mondo viviamo e dell’importanza di una saga cult come Arma Letale.
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