Top Gun: Maverick, causa legale contro lo studio di produzione

Paramount Pictures citata in giudizio per violazione del copyright: a farle causa gli eredi del giornalista che raccontò la storia dei piloti d'élite

Top Gun: Maverick (Paramount Pictures)

Top Gun: Maverick (Paramount Pictures)

Con circa 548 milioni di dollari incassati nel mondo, 'Top Gun: Maverick' è il maggiore successo in carriera per Tom Cruise e ha tutte le carte in regola per diventare il film con box office più grande dell'anno. Ma nelle stanze di Paramount Pictures, casa di produzione e distribuzione del sequel, c'è ragione di contenere i festeggiamenti: lo studio è stato citato in giudizio per violazione del copyright. A fare causa sono gli eredi di Ehud Yonay, autore dell'articolo che ispirò il 'Top Gun' del 1986 e che fu pubblicato nel 1983 su un numero del magazine California. Leggi anche: Quanto è realistico 'Top Gun: Maverick', parlano gli esperti In base al ricorso depositato presso il tribunale di Los Angeles, Shosh e Yuval Yonay, rispettivamente vedova e figlio di Ehud Yonay, sostengono che i diritti sull'articolo del marito/padre sono tornati in loro possesso nel gennaio del 2020 e che Paramount ha deliberatamente ignorato questo fatto. Siccome il sequel 'Top Gun: Maverick' è "derivativo" (così si legge nel ricorso), allora Paramount avrebbe dovuto rinnovare i diritti di adattamento. Cioè contattate gli eredi Yonay e concordare con loro un nuovo pagamento. Non è stato rivelato cosa chiedano ora i ricorrenti. Si parla di danni non meglio specificati e di una percentuale sugli incassi, pena l'impossibilità per Paramount di continuare a distribuire il film e il divieto di mettere in campo eventuali sequel. Al momento Paramount tace e non è escluso che si giunga a un patteggiamento. A meno che le richieste degli Yonay vengano giudicate prive di fondamento dagli avvocati dello studio e si vada allo scontro in aula.

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