Martedì 16 Aprile 2024

Titanic, svelati i retroscena sui provini di DiCaprio e Winslet. Leo e i dubbi su Jack

Il racconto di James Cameron, che all'inizio non era convinto che Kate fosse adatta per la parte da co-protagonista

Roma, 4 febbraio 2023 - A 25 anni dall'esordio, il film Titanic torna nelle sale in versione rimasterizzata e in 3D. Molti possono essersi chiesti il motivo di questa scelta: perché tornare al cinema per vedere un film già visto e rivisto e il cui finale tragico, tra l'altro, è ben conosciuto? Il regista James Cameron ha risposto anche a questa domanda, durante una conferenza stampa internazionale (a cui ha partecipato anche l'Agi) in occasione del ritorno in sala. 

"Il tema trattato non è mai stato attuale come oggi quando, per colpa dei paesi ricchi che non si curano abbastanza dei cambiamenti climatici, il mondo, come il Titanic, sta andando contro un iceberg. E a pagarne le conseguenze peggiori saranno i poveri", ha sorprendentemente detto il regista.

E tra le tante dichiarazioni di Cameron, spiccano anche i racconti sui provini fatti per scegliere i protagonisti. Se Leonardo DiCaprio era già promettente, ma era l'attore stesso a temere che il proprio personaggio non fosse sufficientemente difficile; prima di scegliere Kate Winslet fu fatto un provino ad hoc, cioè in costume, perché quella volta era Cameron stesso a non essere convinto.

Una foto di scena del film 'Titanic'
Una foto di scena del film 'Titanic'

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DiCaprio pensava che il ruolo di Jack non fosse abbastanza difficile

James Cameron, nel raccontare di come fu scelto Leonardo DiCaprio come protagonista del film, insieme a Kate Winslet, ha fatto capire che entrambi i giovani attori contribuirono in maniera determinante al successo del film. E la pellicola a sua volta diede il là a una carriera che sarebbe stata folgorante per loro. "Mi piacerebbe poter dire di avere una sfera di cristallo e di essere così preveggente da prevedere che avrebbe avuto una carriera incredibile e molteplici nomination agli Oscar e tutto il resto", ha detto il regista a proposito di DiCaprio. "Quello che sapevamo all'epoca era che era un attore molto, molto forte, molto dotato. E sembrava avere possibilità illimitate. Ora, solo perché un attore ha possibilità illimitate non significa che poi le realizzi. Ma Leo l'ha fatto".

"Stesso discorso vale per Kate che ha realizzato poi quanto promesso nel suo brillante esordio - spiega il regista - quando l'abbiamo scritturata per 'Titanic' aveva 19 anni, mentre Leonardo ne aveva, credo, 20 all'epoca. Ed entrambi avevano un anno in piu' quando abbiamo finito di girare perché hanno compiuto gli anni durante le riprese. Erano giovani, ma entrambi erano già sulla buona strada - aggiunge - penso anche che sia giusto che non ci prendiamo il merito di aver lanciato le loro carriere". 

Sulla partecipazione al film di Leonardo DiCaprio, in particolare, Cameron ha raccontato: "Ultimamente è stato detto, erroneamente, che io avrei affermato che Leo ritenesse il film noioso. Non pensava che fosse noioso - precisa - pensava che fosse bello. Ma quello che invece ha pensato era che la sua parte fosse, non noiosa che forse è la parola sbagliata, ma che non fosse abbastanza impegnativa". A quel tempo, prosegue Cameron, DiCaprio "cercava una sfida. [...] Voleva avere qualcosa contro cui inveire. E ho dovuto convincerlo che il ruolo di un ragazzo che non ha problemi evidenti è in realtà emotivamente più maturo e adulto. Quindi, il trasferimento di energia e la storia d'amore è da Jack a Rose". "E lei cresce di conseguenza - prosegue - gli ho detto che sarebbe stata una cosa più difficile da fare ed è stato solo quando l'ho convinto della sfida del suo personaggio che si è interessato. Non pensava che fosse abbastanza difficile".

Cameron all'inizio aveva dubbi su Kate Winslet

Kate Winslet, invece, "ha espresso molto interesse ed entusiasmo per il personaggio. Credeva di poterlo fare", spiega Cameron, che nel suo caso però aveva dei dubbi. "Abbiamo visto una serie di giovani attrici e Kate era una di queste", dice. "In effetti ero un po' nervoso per il fatto che avesse recitato in così tanti drammi d'epoca prima di allora, al punto che si stava guadagnando la reputazione di 'Kate col corsetto'. E l'ultima cosa che volevo era che la 'Kate del corsetto' fosse in un film in cui una delle scene più memorabili è quella in cui le viene messo un corsetto, che ovviamente era un simbolo visivo della sua limitazione da parte della società e della sua famiglia e di tutte queste cose. Quindi - prosegue - all'inizio non volevo nemmeno vederla. Ma l'ho incontrata ed era spettacolare. Era Kate. Così le abbiamo chiesto di fare un provino e lo abbiamo fatto proprio come si faceva una volta, con una cinepresa da 35 millimetri".

"Abbiamo costruito un set e tutto il resto - dice ancora - perché non si trattava di un provino fatto indossando dei jeans: l'abbiamo vestita, le abbiamo fatto i capelli e tutto il resto. E in parte si trattava di vedere se era in grado di fare un accento americano del Mid-Atlantic, da ceto alto, essendo lei una ragazza inglese proveniente da una famiglia della classe operaia britannica. E indovina? Era perfettamente in grado di farlo. E in secondo luogo, era in parte un allenamento per me stesso, per vedere come avrei reagito come regista lavorando in un idioma d'epoca, cosa che non avevo mai fatto", aggiunge. "Ci siamo trovati bene in quel processo - dice ancora - abbiamo scelto Kate e poi Kate è stata molto generosa nel lavorare con i nostri potenziali Jack man mano che si presentavano, compreso Leo".

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