Mercoledì 24 Aprile 2024

The Witcher: Blood Origin, esce su Netflix la miniserie fantasy

Racconta vicende ambientate secoli prima di quelle di 'The Witcher' ed è stata accolta benino dalla critica: arriva in streaming il 25 dicembre

The Witcher: Blood Origin (Foto Netflix)

The Witcher: Blood Origin (Foto Netflix)

Domenica 25 dicembre, giorno di Natale, Netflix regala ai fan di 'The Witcher' la miniserie prequel 'The Witcher: Blood Origin', storia ambientata "1200 anni fa, nell'era d'oro degli elfi, prima dell'arrivo di umani e mostri nel mondo" (il virgolettato viene da una frase che ascoltiamo nel trailer). Parliamo ovviamente di un'avventura fantasy che si svolge nell'universo narrativo inventato dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski, i cui libri hanno prima ispirato una fortunata serie di videogame e poi sono arrivati in streaming su Netflix in forma di serie.

Tutto sulla miniserie

Questa volta non vedremo in azione Geralt, Yennefer e Ciri, al centro delle due stagioni di 'The Witcher'. La trama si sposta molto indietro nel tempo, appunto 1200 anni prima, un momento nel quale le terre conosciute sono dominate con il pugno di ferro da un impero senza scrupoli. In questo contesto, sette persone formano un'alleanza per tentare di abbattere il sistema: sono diverse le une dalle altre, in alcuni casi appartengono a clan nemici, ma la loro missione è più alta e questo forgia un forte sodalizio. Solo che a un certo punto i loro avversari compiono un gesto imprevisto e aprono portali che vomitano mostri. Come recita la sinossi ufficiale, i nostri eroi "capiscono che dovranno creare un mostro per poterne distruggere un altro". La miniserie 'The Witcher: Blood Origin' è stata creata da Lauren Schmidt Hissrich insieme a Declan de Barra: lei è la creatrice della serie 'The Witcher' e dunque garantisce continuità. Lui di 'The Witcher' ha scritto un episodio e ha anche lavorato a titoli come 'The Originals' e 'Iron Fist'. Nel cast troviamo la star Michelle Yeoh ('La tigre e il dragone', 'Everything Everywhere All at Once') e poi Sophia Brown ('Giri/Haji - Dovere/Vergogna'), Laurence O'Fuarain ('Vikings'), Mirren Mack ('The Nest'), Lenny Henry ('Il signore degli anelli: gli anelli del potere'), Francesca Mills ('Harlots') e Minnie Driver ('Will Hunting - Genio ribelle').

Le recensioni e come guardare la miniserie

Si poteva fare meglio: riassunta in poche parole è la reazione di larga parte della critica di fronte a 'The Witcher: Blood Origin'. C'è il fascino del mondo creato da Andrzej Sapkowski e alcuni personaggi sono particolarmente riusciti (su tutti quello interpretato da Francesca Mills), ma la sensazione generale è di una potenzialità inespressa. Colpa di una sceneggiatura che a tratti è un po' tirata via e che spreca alcune carte. Nel complesso, comunque, un prodotto che può aiutare a colmare il tempo che ci separa dalla terza stagione di 'The Witcher' (attesa per metà del 2023). 'The Witcher: Blood Origin' è composta da 4 episodi, che Netflix pubblica tutti insieme il 25 dicembre, consigliandone la visione ai maggiori di 16 anni. Coloro che rispettano il prerequisito dell'età possono scegliere come e quando guardarla.

Il trailer doppiato in italiano

Nascita e caduta delle grandi civiltà

Declan de Barra, uno degli autori di 'The Witcher: Blood Origin', ha rilasciato una dichiarazione interessante e che aiuta a meglio inquadrare la miniserie: "Una domanda che mi ha sempre assillato da quando ho letto i libri di Sapkowski è stata: com'era il mondo degli elfi prima del deflagrante arrivo degli umani? Sono sempre stato affascinato dalla nascita e dalla caduta delle grandi civiltà, da come scienza e cultura fioriscano proprio un attimo prima della fine. E da quanto vasta dev'essere la perdita di conoscenze mentre in poco tempo avvengono eventi così drammatici: conoscenze che spesso sono cancellate dalla colonizzazione e dalla riscrittura della storia, lasciando indietro solo frammenti della vera storia di una civiltà. 'The Witcher: Blood Origin' racconterà la società degli elfi prima di questa caduta e, cosa più importante, rivelerà la vicenda dimenticata del primo, vero witcher".

 

 

 

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