Martedì 23 Aprile 2024

'The Flash', guai per Ezra Miller e il film rischia la cancellazione

L'attore è coinvolto in vicende giudiziarie: Warner Bros. deve decidere se far uscire il film di supereroi in cui è protagonista

Ezra Miller

Ezra Miller

Warner Bros. non sa bene cosa fare con il film 'The Flash' e con il suo attore protagonista Ezra Miller. Ha di fronte tre scenari possibili: il peggiore prevede di non distribuire il lungometraggio e accettare l'enorme perdita economica che questo comporterebbe. Colpa soprattutto dei comportamenti di Miller, che poco tempo fa era un beniamino del pubblico e ora fa notizia per le denunce che riceve, gli arresti e i comportamenti discutibili, che fanno pensare a una profonda crisi psicologica. I PROBLEMI DI EZRA MILLER Classe 1992, lo statunitense Ezra Miller è stato scritturato nel 2014 per interpretare Flash: è comparso brevemente in 'Batman v Superman: Dawn of Justice' e 'Suicide Squad' (entrambi usciti nel 2016), e ha avuto un ruolo più centrale in 'Justice League' (2017). Fino a quel momento era stato una punta di diamante, fra gli interpreti dei supereroi DC. Nel 2020 le cose hanno iniziato a cambiare, soprattutto quando è emerso un video nel quale Miller soffoca una donna e la scaglia a terra, fatto avvenuto in un bar di Reykjavik (Islanda). Nel corso del 2022 è iniziato un vero e proprio tracollo: Miller è più volte accusato di aggressione, viene emesso nei suoi confronti un ordine restrittivo a causa di violenze domestiche, poi ecco una nuova accusa di molestie e anche una per furto con scasso. Intanto circolano voci preoccupanti: pare che Miller giri armato fino ai denti, che faccia uso di droghe e che si senta braccato dall'FBI e/o dal Ku Klux Klan. I PROBLEMI DI WARNER BROS. Questa situazione rende delicatissima la promozione e distribuzione di 'The Flash', perché il rischio è che la cattiva fama dell'attore protagonista distrugga le potenzialità commerciali del film. Un problema che si aggiunge a una situazione già piuttosto ingarbugliata. Il nuovo amministratore delegato di Warner Bros. (David Zaslav) sta cercando di mettere ordine all'interno di una realtà produttiva piuttosto caotica, quella legata ai film dedicati ai supereroi DC. Ha cancellato 'Batgirl' e non è ben chiaro cosa intenda fare con gli altri eroi a fumetti: vuole razionalizzare il progetto di universo condiviso, ma non si sa ancora cosa questo implichi per i film già realizzati o in corso di finalizzazione. Compreso 'The Flash'. Leggi anche: - Supereroi Dc, ci sarà un piano da 10 anni simile a quello Marvel - Addio Batgirl, il film non si farà mai: cosa c'è dietro la sorprendente cancellazione THE FLASH: I TRE SCENARI POSSIBILI Secondo un reportage dell'Hollywood Reporter, che ha avuto accesso a fonti interne a Warner Bros., sul piatto ci sono tre diverse opzioni. La prima è legata all'ipotesi che Ezra Miller si rivolga a specialisti per affrontare il propri demoni interiori: se così sarà, allora l'intenzione è quella di fargli fare un'intervista nella quale spiega perché si è comportato in modo tanto discutibile e poi coinvolgerlo in una ridotta e controllatissima campagna promozionale, facendo uscire 'The Flash' nella data attualmente prevista (23 giugno 2023). Gli altri due scenari prevedono che Miller non si faccia aiutare, o non ottenga il successo sperato, e che i suoi comportamenti peggiorino. A questo punto Warner potrebbe decidere di fare uscire comunque 'The Flash', ma tagliando Miller da qualunque attività promozionale e avviando un nuovo casting per sostituirlo in futuri film. Oppure, soprattutto se l'attore avrà un ulteriore crollo, cancellare del tutto il film. Impossibile rigirarlo con un nuovo protagonista, perché i costi sarebbero insostenibili, dunque meglio ripartire completamente da zero, con un nuovo interprete. È però vero che il budget di 'The Flash' si aggira attorno ai 200 milioni: non è mai successo che un progetto così costoso fosse cancellato. C'è sempre una prima volta, come recita il proverbio, ma sarebbe certamente una decisione eclatante, che probabilmente tutti vorrebbero evitare. A meno che, davvero, la situazione di Ezra Miller degeneri tanto da non lasciare alternative.

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