Terminator, James Cameron pensa a un nuovo film

È ancora di là da venire, ma quando accadrà si concentrerà più sull'intelligenza artificiale e non avrà Arnold Schwarzenegger fra i protagonisti

Dettaglio del poster di 'Terminator' (1984) - Hemdale/Pacific Western/Euro Film/Cinema '84

Dettaglio del poster di 'Terminator' (1984) - Hemdale/Pacific Western/Euro Film/Cinema '84

Nonostante l'esito poco soddisfacente di 'Terminator - Destino Oscuro' (2019), la saga dell'androide assassino venuto dal futuro non è terminata: James Cameron sta pensando molto seriamente a come continuarla. Un paio di idee le ha: il prossimo film darà più spazio all'intelligenza artificiale e non avrà Arnold Schwarzenegger fra i protagonisti. O quanto meno, queste sono le coordinate che attualmente tornano più spesso in ballo: siamo però lontani dalle decisioni operative e Cameron è impegnato con un progetto immenso (la saga di 'Avatar'), dunque c'è tempo per cambiare idea. Resta però il fatto che un nuovo 'Terminator' è all'orizzonte. Magari un po' lontano, ma c'è.

La saga di Terminator

Il franchise di 'Terminator' inizia nel 1984, quando James Cameron scrive e dirige un film di fantascienza destinato a restare nella storia. L'ambientazione della trama parte dal presupposto che un avanzato sistema di intelligenza artificiale acquisisca una coscienza propria, percepisca l'umanità come un pericolo, scateni un'apocalisse nucleare e in un secondo momento costruisca un proprio esercito di robot per sterminare chi è rimasto in vita. Il primo 'Terminator' parte da qui per raccontare di un androide (Arnold Schwarzenegger) inviato indietro nel tempo, dal 2029 al 1984, per uccidere una cameriera (Linda Hamilton). La ragione è che la donna darà alla luce un bambino che, nel futuro, guiderà l'umanità nella guerra contro le macchine. Arriva nel passato anche un uomo (Michael Biehn): appartiene alla resistenza umana e ha il compito di evitare che il piano nemico abbia successo. 'Terminator' fu un enorme successo di pubblico e critica e propiziò la realizzazione di 'Terminator 2 - Il giorno del giudizio' (1991), sempre scritto e diretto da James Cameron, e poi di altri quattro film realizzati senza Cameron a occuparsi di regia e sceneggiatura. Il franchise risentì della sua assenza, anche se nel complesso gli incassi totali sono in attivo, complici una serie tv, due web serie e alcuni videogame.  

Intelligenza artificiale sì, Arnold Schwarzenegger no

In quanto creatore del franchise, James Cameron ha voce in capitolo riguardo il suo sviluppo e il suo futuro. Proprio per questo è al centro di alcune discussioni su un nuovo film. Intervenendo in una puntata del podcast 'SmartLess' ha detto che effettivamente sta lavorando a un lungometraggio. Niente di solido, per ora, ma comunque ci sta lavorando. E se troverà il tempo di trasformare le discussioni in realtà, fra un viaggio su 'Avatar' e l'altro, allora ci saranno due punti fermi. Il primo: la trama "si concentrerà sulle questioni legate all'intelligenza artificiale più che sulla storia dei robot impazziti". Inoltre, secondo punto, bisogna ragionare su un rilancio del franchise e questo significa partire da zero in termini di cast. Dunque niente Arnold Schwarzenegger e niente Linda Hamilton. Non è una decisione presa per cattiveria, anzi: parlando con il magazine Deadline, James Cameron ha fatto autocritica rispetto a 'Terminator - Destino Oscuro', che per il momento è l'ultimo capitolo del franchise cinematografico. Ha infatti detto che il regista Tim Miller non voleva Schwarzenegger, ma che lui ha insistito perché Arnold è un amico e non se la sentiva di dirgli che c'era un nuovo 'Terminator' ma senza di lui. Solo che Miller voleva che nel cast ci fosse Linda Hamilton e così: "Credo che il film avrebbe potuto sopravvivere avendo solo Linda, oppure solo Arnold. Ma se li metti entrambi, con lei che è nei sessanta e lui che è nei settanta [si riferisca all'età], improvvisamente non è più il tuo 'Terminator'. Non è nemmeno quello di tuo padre: è quello di tuo nonno. In quel momento siamo stati miopi, non abbiamo capito, ma abbiamo imparato la lezione".

 

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