Foto: Standard Film Company/EMJAG Productions

Secondo la critica di mezzo mondo, 'Tár' è uno dei migliori film del 2022 e ci sono grosse possibilità che consenta a Cate Blanchett di vincere l'Oscar 2023 come migliore attrice protagonista. Del resto, lei ha già conquistato la Coppa Volpi al Festival di Venezia 2022, dove il lungometraggio ha avuto l'anteprima mondiale, e il Golden Globe 2023: premi che ne fanno la favorita in vista del pronunciamento dell'Academy. Dal canto suo, 'Tár' ha raccolto recensioni entusiaste e con queste premesse si appresta ad uscire nelle sale cinematografiche italiane: l'appuntamento è per giovedì 9 febbraio. 'So cosa hai fatto', in lavorazione il sequel del film horror  Leggi anche: Tutte le nomination degli Oscar 2023: in testa c'è 'Everything Everywhere All at Once' 'Tár', tutto sul film La trama ruota attorno a Lydia Tár, musicista e direttrice d'orchestra di enorme talento, nonché prima donna a dirigere la prestigiosa filarmonica di Berlino (una delle migliori orchestre al mondo, se non la migliore). Ammirata e invidiata, amata e odiata, Lydia si ritrova al centro di polemiche intorno agli abusi di potere da lei esercitati, e ai favori sessuali richiesti in cambio di traguardi professionali.  'Tár' è un dramma psicologico del regista e sceneggiatore Todd Field, che ha scritto la sceneggiatura pensando a Cate Blanchett per il ruolo protagonista e che ha detto che, se lei non avesse accettato, il film non avrebbe mai visto la luce. Una dichiarazione di umiltà, se consideriamo che Todd Field non è il primo venuto e che è stato candidato all'Oscar per 'In the Bedroom' e 'Little Children'.  Il cast è ovviamente dominato da Cate Blanchett, che di Oscar ne ha già vinti due, grazie a 'Blue Jasmine' e 'The Aviator'. Accanto a lei troviamo Nina Hoss ('Il segreto del suo volto'), Noémie Merlant ('Ritratto della giovane in fiamme'), Julian Glover ('Indiana Jones e l'ultima crociata'), Allan Corduner ('Defiance'), Mark Strong ('Kingsman: Secret Service') e la violoncellista Sophie Kauer.  Ricordiamo infine che 'Tár' è candidato a sei Oscar 2023: migliore attrice protagonista, migliore film, migliore regia, migliore sceneggiatura originale, migliore direzione della fotografia e migliore montaggio.   Le recensioni, cosa ne pensa la critica La media voto su Metacritic è un fenomenale 92/100 e questo significa che la critica internazionale ha quasi esclusivamente speso parole di entusiasmo. Merito di una Cate Blanchett in stato di grazia e di una sceneggiatura che cattura perfettamente le logiche del potere e gli abusi che questo comporta, senza però risultare retorica o schematica, né emettere facili giudizi. I pochi che hanno espresso perplessità l'hanno fatto in riferimento a una regia che è parsa poco coesa e incapace di filmare la musica.   Il trailer

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<p>Secondo la critica di mezzo mondo, <strong>'Tár' è uno dei migliori film del 2022 </strong>e ci sono grosse possibilità che consenta a <strong>Cate Blanchett</strong> di vincere l'Oscar 2023 come migliore attrice protagonista. Del resto, lei ha già conquistato la Coppa Volpi al Festival di Venezia 2022, dove il lungometraggio ha avuto l'anteprima mondiale, e il Golden Globe 2023: premi che ne fanno la favorita in vista del pronunciamento dell'Academy. Dal canto suo, 'Tár' ha raccolto recensioni entusiaste e con queste premesse si appresta ad uscire nelle sale cinematografiche italiane: l'appuntamento è per giovedì 9 febbraio.</p> 
<p><a data-img="/polopoly_fs/1.8509906!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Jennifer Love Hewitt e Freddie Prinze Jr. in &amp;#39;So cosa hai fatto&amp;#39; - Foto: Columbia Pictures" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8509906!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8509907" data-shortcode="true" data-type="article" href="https://www.quotidiano.net/magazine/cinema-serie-tv/so-cosa-hai-fatto-2-1.8509907" title="&amp;#39;So cosa hai fatto&amp;#39;, in lavorazione il sequel del film horror">'So cosa hai fatto', in lavorazione il sequel del film horror</a><br> <br> Leggi anche: <a href="https://www.quotidiano.net/magazine/cinema-serie-tv/nomination-oscar-2023-1.8477782">Tutte le nomination degli Oscar 2023: in testa c'è 'Everything Everywhere All at Once'</a></p> 
<h2>'Tár', tutto sul film</h2> 
<p>La trama ruota attorno a Lydia Tár, <strong>musicista e direttrice d'orchestra di enorme talento</strong>, nonché prima donna a dirigere la prestigiosa filarmonica di Berlino (una delle migliori orchestre al mondo, se non la migliore). Ammirata e invidiata, amata e odiata, Lydia si ritrova al centro di polemiche intorno agli abusi di potere da lei esercitati, e ai favori sessuali richiesti in cambio di traguardi professionali.<br> <br> 'Tár' è un dramma psicologico del regista e sceneggiatore <strong>Todd Field</strong>, che ha scritto la sceneggiatura pensando a Cate Blanchett per il ruolo protagonista e che ha detto che, se lei non avesse accettato, il film non avrebbe mai visto la luce. Una dichiarazione di umiltà, se consideriamo che Todd Field non è il primo venuto e che è stato candidato all'Oscar per 'In the Bedroom' e 'Little Children'.<br> <br> Il cast è ovviamente dominato da <strong>Cate Blanchett</strong>, che di Oscar ne ha già vinti due, grazie a 'Blue Jasmine' e 'The Aviator'. Accanto a lei troviamo Nina Hoss ('Il segreto del suo volto'), Noémie Merlant ('Ritratto della giovane in fiamme'), Julian Glover ('Indiana Jones e l'ultima crociata'), Allan Corduner ('Defiance'), Mark Strong ('Kingsman: Secret Service') e la violoncellista Sophie Kauer.<br> <br> Ricordiamo infine che <strong>'Tár' è candidato a sei Oscar 2023</strong>: migliore attrice protagonista, migliore film, migliore regia, migliore sceneggiatura originale, migliore direzione della fotografia e migliore montaggio.<br> &nbsp;</p> 
<h2>Le recensioni, cosa ne pensa la critica</h2> 
<p>La media voto su Metacritic è un fenomenale 92/100 e questo significa che <strong>la critica internazionale ha quasi esclusivamente speso parole di entusiasmo</strong>. Merito di una Cate Blanchett in stato di grazia e di una sceneggiatura che cattura perfettamente le logiche del potere e gli abusi che questo comporta, senza però risultare retorica o schematica, né emettere facili giudizi. I pochi che hanno espresso perplessità l'hanno fatto in riferimento a una regia che è parsa poco coesa e incapace di filmare la musica.<br> &nbsp;</p> 
<h2>Il trailer</h2> 
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<p>&nbsp;</p>

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