Giovedì 25 Aprile 2024

Power Rangers, la reunion su Netflix: “Eravamo sottopagati e senza diritti”

Trent’anni dopo la serie originale, il 19 aprile arriva uno speciale con gli attori delle prime tre stagioni. Rivelazioni choc, gli attori che ci rivedremo e come sono nati i Rangers più famosi al mondo

I volti originali dei Power Rangers

I volti originali dei Power Rangers

Roma, 15 aprile 2023 – Omofobia, stereotipi razziali e paghe da fame. È la fotografia quinte della serie originale Power Rangers, lanciata da Hollywood nel ‘93 con una squadra di sei supereroi in coloratissime tute attillate. Trent’anni dopo l’inizio di quello che poi è diventato un successo planetario – e alla vigilia della reunion con la nuova serie speciale ‘Power Rangers: Una volta e per sempre’ in onda su Netflix dal 19 aprile – alcuni protagonisti della prima stagione svelano i misteri celati dietro il volto sorridente che ha ammaliato intere generazioni di bambini.

Jones: “Avrei guadagnato gli stessi soldi da McDonald's”

"Avrei potuto lavorare da McDonald's e probabilmente fare gli stessi soldi della prima stagione”, ironizza Walter Emanuel Jones, che nel cast originale interpretava il Black Ranger. Sottopagati e senza assicurazione sanitaria, molti attori hanno presto abbandonato la serie. Anche i ricordi di David Yost, il primo Blue Power Ranger della serie, sono da incubo. Nel ‘96 ha lasciato il set perché, secondo quanto affermato, era vittima di omofobia e molestie. Tanto da aver detto alla produzione che quella pesante situazione avrebbe potuto portarlo sull’orlo del suicidio. “Il responsabile non era una persona gentile”, ha detto Yost al Guardian. “Era del tipo: Se non ti piace, verrai sostituito. Ai bambini non piaci, a loro piacciono i colori”.

Amy Jo Johnson: “Sono quasi morta”

"Quando abbiamo iniziato a girate la prima serie – continua Yost, ex volto di Billy Cranston – non avevamo molte protezioni, non avevamo un'assicurazione sanitaria. Essendo un ragazzino stupido di Hollywood, un giorno ho preso parte a una rissa in un bar e mi sono rotto il naso. Quindi, nella prima stagione, andavo giro con il naso rotto” perché, senza assicurazione, non poteva pagarsi le cure mediche. E contratti sottopagati. “Come giovani attori – ha ricordato – firmavamo dei contratti solo perché avremmo guadagnato più soldi che fare il cameriere”. quasi morta alcune volte a causa delle acrobazie improvvisate a basso budget che abbiamo eseguito". Poi ci sono le acrobazie spericolate, non sempre fatte recitare dagli stuntman. L’attrice Amy Jo Johnson – la Pink Power Ranger, alias Kimberly Hart – nel 2017 aveva dichiaro a Variety: “Sono quasi morta molte volte a causa delle acrobazie improvvisate a basso budget che abbiamo eseguito".

Come sono nati i Power Rangers

‘Mighty Morphin Power Rangers’, questo il titolo originale della serie, è stato un vero fenomeno mondiale degli anni Novanta, che ha fatturato miliardi di dollari in diritti e merchandising. Tutto è nato qualche anno prima. Il magnate dei media Haim Saban, bloccato a Tokyo un una camera d’hotel, è stato incuriosito dallo show giapponese Super Sentai. Scattata la scintilla, in quel momento decise di replicare la serie per la tv americana. E così nacque il fenomeno Power Rangers. La Saban Entertainment produsse le prime 10 stagioni, dal ‘93 al 2022,. Nel 2001 la Saban fu acquistata dalla Disney e le serie continuarono per altre stagioni. Ma i cambi al vertice non finiscono qui: nel 2010, la Saban Capital Group ha riacquistato i diritti e nel 2018 il franchise del merchandising passò nella mani della Hasbro per 522 milioni di dollari.

Un successo planetario

L’episodio pilota andò in onda nel 93 negli States e gli spettatori vennero subito catturati dai personaggi tanto fantastici, quando irreali e quasi grotteschi. Il successo stratosferico dei Power Rangers ha superato qualsiasi aspettativa. “Vivevo in un appartamento senza mobili, dormivo sul pavimento e usavo scatole per appoggiare la tv”, così l'attore David Yost ricorda i suoi primi giorni a Los Angeles, prima di essere scelto per il ruolo del Blue Power Ranger. Ma il successo fu istantaneo e la sua vita cambiò. "Abbiamo girato 40 episodi, poi una volta andato in onda, è diventata questa cosa che non potevamo spiegare", aggiunge sorridendo. A portare buget stratosferici nelle tasche della Saban furono anche i giocattoli dei Rangers venduti in tutto il mondo. Tuttavia, negli anni lo spettacolo è stato criticato per gli stereotipi razziali del cast, oggi impensabili, come l'unico attore nero che interpreta il Black Ranger che balla la breakdance e l’attrice vietnamita Thuy Trang nei panni della Yellow Ranger.

La reunion su Netflix

Lo speciale ‘Power Rangers: Una volta e per sempre’ sarà visibile in streaming su Netflix dal prossimo 19 aprile per celebrare i 30 anni della serie tv. “Trent'anni dopo che il saggio e potente Zordon ha formato i Power Rangers, la squadra si ritrova faccia a faccia con una minaccia conosciuta del passato. Così, nel pieno di una crisi globale, i guerrieri sono chiamati ancora una volta a essere gli eroi di cui il mondo ha bisogno”, fanno sapere da Netflix. Originariamente, il progetto era stato proposto a Netflix da Yost come una miniserie in otto puntate. Nel gennaio 2023, ha condiviso la sceneggiatura dei primi due episodi su Twitter nella speranza che "lo sviluppassero per il 30esimo anniversario". Citando problemi legali, Netflix ha rifiutato, offrendo invece a Yost quello che è diventato il progetto definitivo: la reunion ‘Una volta e per sempre’, citando il mantra originario dei Power Rangers. "Non voglio usare la parola consolazione – dice Yost – ma hanno detto: Non possiamo farlo in questo momento, possiamo creare questo speciale'. È stato un lavoro impegnativo da parte loro per arrivare a una sceneggiatura per le riprese. Ho dato il mio contributo e penso che si sia rivelato abbastanza buono”.

Chi rivedremo nello speciale

Lo speciale sarà una vera e propria reunion degli attori che nel corso delle prime tre stagioni originarie hanno interpretato i diversi Power Rangers. Il Blue Ranger Billy sarà David Yost, mentre Walter Emanuel Jones sarà il Black Ranger Zach, affiancato da Johnny Yong Bosch che ha recitato nei panni del secondo Black Ranger Adam. Nel cast ci saranno anche Steve Cardenas, che ha interpretato il secondo Red Ranger Rocky, e il secondo Yellow Ranger Aisha, ovvero Karan Ashley. E ancora: Catherine Sutherland, seconda Pink Ranger Kat nella terza stagione. Faranno un'apparizione anche Barbara Goodson, che ha doppiato la cattiva Rita Repulsa, e Richard Horvitz, voce dell’aiutante AI Alpha 5. "Per favore, smettila di dire che non ho fatto la riunion a causa dei soldi", ha scritto Amy Jo Johnson su Twitter. “Semplicemente non è vero. Forse non volevo indossare lo Spandex (la tuta attillata, ndr) a 50 anni o non potevo andare in Nuova Zelanda per un mese”, ha aggiunto. Secondo lei, anche il co-protagonista Jason David Frank, che interpretava il Green Ranger Tommy, aveva deciso di non prendere parte, prima di suicidarsi lo scorso novembre. “JDF e io abbiamo entrambi scelto di non farlo per le nostre ragioni. Hanno filmato prima che morisse”. Assente anche l'originale Yellow Ranger Trini, interpretata da Thuy Trang, morta in un incidente d'auto a soli 27 anni nel 2001. Al posto di Thuy Trang, ci sarà sua figlia Charlie Kersh nei panni di un personaggio di nome Minh: sarà un tributo all’attrice scomparsa, che apparirà in una foto ricordo.

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